Gli impianti fotovoltaici sfruttano tecnologie di ultima generazione che li rendono efficienti e duraturi. La vita media di un impianto è di 30 anni, quando la manutenzione e la pulizia sono puntuali. Infatti, se i sistemi moderni sono innovativi, è anche vero che non sono infallibili. Ci possono essere danni per l’usura, per il maltempo oppure imprevisti, come le perdite di un impianto fotovoltaico.
Le cause di queste perdite sono diverse, ma tutte diminuiscono il rendimento del tuo sistema domestico ed aziendale, con conseguenze nei tuoi consumi e nelle tue bollette. La buona notizia è che tutto si può aggiustare, soprattutto grazie ad interventi tempestivi e con la giusta assistenza tecnica.
Prima, parliamo del rendimento di un impianto
In termini matematici, il rendimento di un sistema fotovoltaico ha un’equazione precisa:
Rendimento % = (Potenza/Superficie/1000) x 100.
In termini più pratici, ogni impianto ha dimensioni diverse e, di conseguenza, produce una quantità di energia diversa. In pratica, però, il rendimento può subire variazioni, dato che il rendimento ottimale dipende da elementi come l’irraggiamento del luogo in cui viene installato e variabili come l’orientamento, l’inclinazione dei pannelli e l’invecchiamento inevitabile.
I fattori che possono portare ad un minor rendimento del tuo sistema sono:
- Inclinazione e orientamento dei pannelli;
- Temperatura esterna;
- Presenza di ostacoli come i camini o le antenne;
- Ombreggiamenti dovuti a rami o altri edifici;
- Polvere, depositi e sporcizia sui pannelli;
- Qualità dei componenti.
Tutti questi elementi possono influenzare il rendimento del tuo sistema solare e, alcuni di questi, possono causare delle perdite.
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Le possibili cause delle perdite di un impianto fotovoltaico
Per capire quali sono gli interventi di manutenzione da fare, serve capire quali sono le cause delle perdite degli impianti fotovoltaici. Da dei difetti tecnologici a dei danni dovuti al clima, questi sono i motivi più comuni per cui il tuo sistema perde e non rende al massimo:
- L’esposizione non ottimale del tuo impianto che dovrebbe essere sempre rivolto a sud e con un’inclinazione di 30 gradi rispetto al piano orizzontale.
- Mismatching, un termine che indica come, in una catena di pannelli collegati in serie, la resa di ognuno si adegua a quello più debole.
- Problemi di riflessione quando i raggi solari non si riflettono sui pannelli ma su altre superfici.
- Ombreggiamento, una perdita che avviene quando ostacoli come gli alberi producono un’ombra sui tuoi pannelli.
- Dispersione nell'inverter, un componente fondamentale di ogni sistema che, se non funziona correttamente, può causare problemi di rendimento.
- Temperatura non ottimale, che dovrebbe essere intorno ai 25°C.
- Polvere e sporcizia diminuiscono non solo la resa, ma anche la trasparenza dei pannelli.
- Dispersione nei quadri in corrente continua.
- Invecchiamento del tuo impianto fotovoltaico oppure mancata manutenzione.
Tutte queste cause hanno la stessa conseguenza: le perdite dell’impianto e la diminuzione del suo rendimento.
Attenzione particolare al mismatching
La prestazione del tuo impianto fotovoltaico dipende dal funzionamento dei pannelli, che devono avere le stesse caratteristiche e la stessa resa. Tra le cause del mismatching ci sono i difetti di fabbricazione e l’invecchiamento. Per individuare queste perdite dell’impianto serve monitorare le performance, fare un’analisi termografica per rilevare discrepanze nella temperatura dei pannelli oppure usare le misurazioni elettriche per controllare ogni pannello, la loro tensione e la potenza.
Quanto può diminuire il rendimento?
È difficile calcolare con esattezza il calo della resa. Infatti, cause come l’ombreggiamento hanno un’influenza minore rispetto alla dispersione dell’inverter, che porta a un calo di rendimento anche fino all’8%. La resa può diminuire anche fino al 25% ed esistono stime delle perdite di un impianto, come la perdita del 4% quando la temperatura non è ottimale e di cui soffrono in particolar modo i moduli al silicio.
L’Unione Europea ha creato uno strumento gratuito molto utile che permette di calcolare il rendimento di un impianto fotovoltaico. Per poterlo usare, basta inserire i dati della tua abitazione come l’indirizzo, il tipo di pannelli che vorresti installare, l’inclinazione e l’orientamento del tuo sistema. Inoltre, nel tuo calcolo puoi includere dettagli come il tipo di montaggio (a terra, su tetto o integrato sull’edificio), i dati mensili sull’irraggiamento, quelli giornalieri sulla radiazione solare oppure i dati che calcolano la perdite dell’impianto. I risultati di questo strumento ti permettono di avere un’idea di quanto potrebbe rendere il tuo impianto e di avere accesso ad informazioni essenziali prima, durante e dopo l’installazione.
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Sei consigli per evitare le perdite di un impianto fotovoltaico
È tutto perduto? Assolutamente no. Puoi prevenire le perdite oppure curare, se è troppo tardi. Ecco 6 modi per ottimizzare il rendimento del tuo sistema domestico o aziendale.
1. Come scegliere la giusta inclinazione dei pannelli fotovoltaici
Come abbiamo visto, l’angolo di inclinazione ottimale è tra i 30 e 35 gradi rispetto al terreno e, possibilmente, con un orientamento a sud. È importante notare che questi numeri possono variare a seconda della stagione, perchè in inverno l’inclinazione ottimale è di circa 60°. Esistono strumenti per calcolare il grado ideale per il tuo impianto che prendono in considerazione la latitudine, il periodo dell’anno di maggior uso e il rendimento che si vuole ottenere.
2. Garantire una corretta aerazione all’impianto
Il sistema di ventilazione è essenziale per un corretto funzionamento del tuo impianto. Esistono strumenti come le ventole oppure piedini che creano camere di ventilazione continue che, tra gli altri, evitano il surriscaldamento. I diversi sistemi di aerazione possono funzionare tutto il giorno oppure solo nei momenti di maggior esposizione al sole, con batteria oppure senza.
3. Scegli i materiali con una maggiore durabilità
Il silicio è il materiali che viene utilizzato per le celle fotovoltaiche, ma non è l’unico materiale che contribuisce alla creazione del tuo impianto:
Polimeri plastici, usati soprattutto per sigillare le celle;
- Rame per condurre l’elettricità, ad esempio nei cavi;
- Vetro temperato che protegge le celle;
- Leghe metalliche per rinforzare la struttura del tuo impianto.
In più, la ricerca crea materiali sempre più innovativi, che non solo rendono di più, ma durano di più.
4. Controlla (e pulisci) regolarmente i tuoi pannelli
Sporcizia e polvere causano perdite nel tuo impianto e nel suo rendimento. Per questo, serve controllare con costanza i pannelli, per vedere se hanno bisogno di essere puliti. Il consiglio dei tecnici Enpal è fare una pulizia accurata due volte all’anno, meglio se in primavera o in autunno. Puoi usare acqua demineralizzata e un panno morbido in microfibra per non graffiare i pannelli oppure una spazzola morbida per lo sporco più tenace. Però, per evitare di peggiorare la situazione, ti consigliamo di rivolgerti ad un professionista.
5. Non lesinare sulla manutenzione dell’inverter
L’inverter è un elemento fondamentale per ogni impianto e, proprio per questo, non puoi lesinare sulla sua manutenzione. Un inverter che non rende in modo ottimale è un componente che perde efficienza. Tra i tanti modi per assicurare che il tuo inverter funzioni correttamente è tenere pulita la presa d’aria, non ignorare i codici di errore e controllare che il luogo sia sempre asciutto e non umido.
6. Hai ancora dubbi? Chiedi l’intervento di un consulente Enpal
I nostri tecnici sanno come far fronte alle perdite di un impianto, come ottimizzare il suo rendimento e come fare una corretta e puntuale manutenzione. Quando ti rivolgi a un professionista, hai la garanzia di un servizio impeccabile, che ti aiuterà a risolvere qualsiasi guasto o problema.
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Altrettanto importante per te è la garanzia del tuo impianto fotovoltaico che, di solito ne ha due. Una sul prodotto in sé, l’altra sulla sua performance, con una media di 20-25 anni.
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La tecnologia innovativa contro le perdite: la termocamera
La tecnologia è in continua evoluzione, perché non sfruttarla a tuo vantaggio? Tra gli ultimi strumenti che permettono ai tecnici di verificare lo stato dei moduli fotovoltaici c’è la termocamera, che aiuta anche ad ottimizzare il rendimento e a controllare le prestazioni del tuo sistema domestico ed aziendale.
I segni che un impianto fotovoltaico non sta funzionando bene
I sistemi di monitoraggio moderni usati dai professionisti ti permettono di controllare non solo l’intero impianto, ma anche i singoli elementi e componenti del tuo sistema, inverter incluso. Grazie alla consulenza di un tecnico Enpal potrai rilevare i problemi in tempo, per poter intervenire in modo tempestivo.
La manutenzione dei pannelli fotovoltaici
La legge non prevede un obbligo di manutenzione ordinaria per impianti con potenza < a 11,08 kW, cioè per la maggior parte dei sistemi domestici. Però, semplici attenzioni possono fare la differenza:
- La pulizia dei pannelli andrebbe fatta almeno due volte all’anno;
- Fare attenzione ai codici di errore, in particolare dell’inverter, che possono segnalare anomalie che richiedono l’intervento di un tecnico;
- Monitora il tuo impianto grazie a strumenti come l’app per smartphone;
- Controlla sempre i tuoi pannelli dopo eventi climatici come una nevicata o una tempesta.
Invece, per gli impianti con potenza > a 11,08 kW è importante notare che la legge richiede un controllo dei sistemi di interfaccia ogni 5 anni. Qualunque sia l’intervento che devi fare, consulta sempre un esperto per evitare spiacevoli sorprese e per sfruttare la garanzia, che fa parte del tuo preventivo ed è un tuo diritto.
C’è poi la manutenzione straordinaria, per evitare anche i rischi di cortocircuito. Si tratta di interventi da parte di tecnici per risolvere danni o problemi. Gli interventi di manutenzione straordinaria dei pannelli fotovoltaici verificano le prestazioni di ogni singolo componente, riparano le celle, i pannelli e i collegamenti elettrici. In più, questi lavori ti permettono di controllare l’inverter, di controllare il voltaggio e il liquido antigelo. Insomma, gli esperti, come i tecnici Enpal controllano ogni dettaglio del tuo sistema: inverter, ma anche batterie fotovoltaiche, trasformatori, inverter, string-box e backup box.
I sistemi di monitoraggio che puoi usare per il tuo impianto
Se ci sono strumenti che controllano l’impianto fotovoltaico che sono usati solo dai tecnici, ci sono altri strumenti che puoi usare anche tu. Questi ti permettono di monitorare il tuo impianto, il suo rendimento e di controllare dati utili come l’autoconsumo, l'energia usata e prodotta. In particolare, i sistemi di energia solare moderni possono offrire:
- App per smartphone;
- Misuratore del consumo elettrico e smart.
Tutti questi strumenti sono accessibili da remoto e ti segnalano i parametri essenziali per sapere se ci sono perdite dell’impianto, per conoscere i dati storici del rendimento e sono informazioni utili per i tecnici che vengono a fornirti assistenza.
Gli elementi che possono causare perdite nel rendimento del tuo impianto sono tanti. Alcuni sono problemi tecnologici, altri sono dovuti agli elementi climatici, altri ancora possono dipendere da una prima installazione difettosa. Dalle ombre sui pannelli fotovoltaici a un danno all’inverter, passando per i materiali non ottimali, la resa del tuo impianto può calare anche del 25%. Ci sono modi per prevenire, come la manutenzione, ma ci sono modi per curare. Ad esempio implementando dei sistemi di monitoraggio moderni e con una consulenza gratuita di un tecnico Enpal.
FAQ
- Quanto perde un pannello fotovoltaico all’anno? In media, la resa cala ogni anno dell’1%, ma questo calo può aumentare grazie a fattori come l’ombreggiamento o la sporcizia sui pannelli.
- Come si pulisce un impianto fotovoltaico? Il modo migliore è con un tecnico che usa le tecniche migliori per evitare di graffiare i pannelli.
- Quali sono le cause di perdite di un impianto? Le cause sono diverse, ma tra le più comuni ci sono la mancata manutenzione, un inverter difettoso oppure il clima.
- Cosa danneggia i pannelli fotovoltaici? Tra i danni più diffusi ci sono il surriscaldamento, grandine o la caduta di un albero.
- Quando si lavano i pannelli fotovoltaici? Due volte all’anno, meglio se in primavera ed in autunno.