Il costo dell’energia continua a salire e sempre più famiglie italiane cercano soluzioni per risparmiare e rendersi indipendenti. Se anche tu vuoi ridurre la spesa energetica e investire in una casa più sostenibile, utilizzare i bonus e incentivi per installare un impianto fotovoltaico potrebbe essere la chiave per abbattere i costi iniziali del tuo sistema solare.
Ma come funzionano gli incentivi fotovoltaici quest’anno? Quali agevolazioni puoi ottenere tra detrazioni fiscali, IVA agevolata e contributi statali? Il panorama normativo può sembrare complesso, ma non preoccuparti: in questa guida troverai tutte le informazioni essenziali per sfruttare al massimo le opportunità disponibili.
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Indice dei contenuti
Quando si parla di bonus impianto fotovoltaico, ci si riferisce a un insieme di agevolazioni fiscali e incentivi economici pensati per rendere più accessibile l’installazione di pannelli solari.
Attualmente, esistono diverse soluzioni che permettono di ridurre i costi iniziali, sia attraverso detrazioni fiscali che con contributi statali diretti. Ecco un elenco aggiornato dei principali bonus disponibili per chi desidera investire nel fotovoltaico e risparmiare sull’energia.
Stando alle Legge di Bilancio 2025 il bonus per l’installazione di impianti fotovoltaici ha subito modifiche in merito alle percentuali di detrazione fiscale e ai limiti di spesa. Ecco alcune date da non dimenticare:
Questa riduzione progressiva ha l'obiettivo di riportare il bonus fotovoltaico ai livelli originari del TUIR, dove la detrazione era fissata al 36%. La detrazione iniziale era stata introdotta come misura temporanea per incentivare la riqualificazione energetica, compresa l’installazione di impianti fotovoltaici.
Qui puoi trovare il Disegno di Legge di Bilancio (DDL) 2025.
Il bonus ristrutturazione o bonus fotovoltaico è un’agevolazione fiscale che permette di recuperare il 50% delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione su case e condomini, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
La detrazione massima ottenibile è di 48.000 euro, da suddividere in 10 rate annuali di pari importo. Il bonus vale solo per edifici residenziali in Italia, escludendo quelli a uso produttivo, commerciale o direzionale.
Possono usufruire della detrazione fiscale tutti i contribuenti soggetti all’imposta sul reddito sulle persone fisiche (IRPEF), residenti nel territorio dello Stato. L’agevolazione spetta non soltanto ai proprietari degli immobili, ma anche:
La detrazione IRPEF spetta al possessore o acquirente, anche di una porzione di un immobile, purché sia colui che sostenga la spesa e che sia intestatario delle fatture.
Se la spesa per i lavori è sostenuta da più persone, le informazioni come nome, cognome e codice fiscale di tutti soggetti dovranno essere indicate. Inoltre, per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, è necessario indicare il codice fiscale del condominio e quello dell’amministratore che effettua il pagamento.
Per usufruire degli interventi sul risparmio energetico, è necessario che:
L’invio della comunicazione della scheda tecnica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Alla comunicazione si dovranno allegare anche una copia della scheda descrittiva degli interventi e una copia dell’APE (quest’ultima non è sempre richiesta).
Il Superbonus permette di ottenere una detrazione fiscale per l'installazione di impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica sui condomini e di sistemi di accumulo integrati nei suddetti impianti solari.
Il Superbonus 65% è rivolto a condomini e persone fisiche che realizzano interventi su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari. I beneficiari includono:
L’agevolazione è disponibile anche per gli istituti autonomi per le case popolari, le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, e le associazioni tra professionisti, purché i soggetti siano intestatari delle fatture e dei pagamenti effettuati.
I requisiti per accedere al Superbonus sono gli stessi del Bonus fotovoltaico.
Vuoi saperne di più sul fotovoltaico in condominio? Puoi leggere la nostra guida qui!
Per gli interventi che prevedono l’acquisto e installazione di impianti fotovoltaici (con o senza sistema d’accumulo) e pompe di calore, il contribuente può beneficiare di un’aliquota IVA ridotta dal 22% al 10%.
Non sono richiesti adempimenti particolari per accedere all’IVA agevolata, poiché è inclusa nella normativa generale. Sarà l’azienda incaricata di realizzare l’intervento a indicare direttamente l’aliquota agevolata nella fattura. Questo significa meno burocrazia per il contribuente e un risparmio immediato sui costi di installazione, rendendo l’investimento nell’energia solare ancora più accessibile e vantaggioso.
Il reddito energetico è un contributo in conto capitale previsto dal decreto MASE del 08/08/2023.
Questo incentivo è pensato appositamente per dare sostegno alle famiglie con difficoltà economiche che desiderano installare pannelli fotovoltaici per ridurre i costi energetici e risparmiare quindi sulle bollette, contribuendo alla transizione verso un futuro più sostenibile del nostro paese.
Le risorse stanziate per questo contributo ammontano a 200 milioni di Euro da suddividere tra il 2024 e il 2025, con 80 milioni di Euro l’anno alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e 20 milioni di Euro alle restanti Regioni o Province Autonome.
Questo incentivo è destinato a coloro che rispondono a determinati criteri economici:
I beneficiari del reddito energetico avranno diritto all'autoconsumo dell'energia prodotta, ma non alla vendita in rete di quella eccedentaria i consumi. Quest'ultima dovrà infatti essere ceduta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), società partecipata interamente dal ministero dell'Economia, che provvederà a venderla. Con i proventi delle vendite verrà alimentato il Fondo stesso, in modo da permettere ad altri beneficiari di procedere alla richiesta.
Per accedere al reddito energetico, è necessario rispettare alcuni requisiti:
Attenzione però: Il reddito energetico non è cumulabile con altre forme di agevolazioni statali, regionali o europee in materia di energia. Tuttavia, questo bonus offre un vantaggio unico per coloro che cercano soluzioni energetiche sostenibili e convenienti.
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Nel 2025, il GSE aprirà la nuova procedura a sportello entro il primo marzo, pubblicando il Bando almeno 15 giorni prima. Entro il 28 febbraio 2025, il GSE comunicherà al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica le risorse disponibili per l’anno 2025, come segue:
Saranno considerati anche i proventi derivanti dalla vendita dell'energia prodotta dagli impianti REN nel 2024.
Il Regolamento sarà aggiornato per gli anni successivi in base alle nuove modalità stabilite dal Ministero per i Bandi del Fondo. Puoi monitorare la disponibilità delle risorse al seguente link.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), regolate dal D.Lgs. 199/2021 e D.Lgs. 210/2021, rappresentano una delle soluzioni più innovative e diffuse per l'autoconsumo collettivo di energia.
Una CER è composta da cittadini, aziende e organizzazioni che collaborano per produrre e consumare energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, come il solare e l’eolico. Gli impianti possono essere di proprietà individuale o condivisa tra i membri della comunità, e l’energia prodotta viene distribuita attraverso una rete che consente uno scambio virtuale di energia, senza la necessità di connessioni fisiche dirette tra i partecipanti.
Questo modello di consumo sostenibile favorisce l’efficienza energetica e riduce i costi, promuovendo una transizione verso fonti di energia più ecologiche.
Esistono tre principali tipi di incentivi per le CER e i gruppi di autoconsumo:
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La tariffa incentivante può essere richiesta fino al trentesimo giorno successivo al raggiungimento di un contingente di potenza incentivata pari a 5 GW, e comunque non oltre il 31 dicembre 2027 (Fonte: GSE). Il periodo di validità dell'incentivo è di 20 anni, a partire dalla data di entrata in esercizio dell'impianto a fonte di energia rinnovabile (FER).
Per quanto riguarda il contributo a fondo perduto, le richieste devono essere inviate entro il 31 marzo 2025. Gli impianti ammessi al contributo dovranno entrare in esercizio entro 18 mesi dalla data di ammissione, ma comunque non oltre il 30 giugno 2026. Questa misura è valida fino al 30 giugno 2026 e prevede la realizzazione di una potenza complessiva di almeno 2 GW, nel limite delle risorse finanziarie previste dal PNRR, pari a 2,2 miliardi di euro (Fonte: GSE).
Attualmente, in Italia, sono due le regioni che offrono specifiche agevolazioni fiscali per l'acquisto e l'installazione di impianti fotovoltaici: la Basilicata e il Friuli-Venezia Giulia. Questi incentivi rappresentano un'importante opportunità per i residenti e le imprese locali che desiderano investire in soluzioni energetiche sostenibili e ridurre il proprio impatto ambientale.
Oltre a queste due regioni, nel 2025 sono in fase di valutazione e discussione diverse proposte a livello regionale, che sono ancora in via di definizione. Queste iniziative contribuiscono alla transizione energetica del nostro paese e favoriscono l'adozione di tecnologie green.
Ad oggi, la misura prevede:
Il programma è entrato in vigore nel dicembre del 2022. Il bando prevede una copertura finanziaria di 24 milioni per il 2025, fino ad esaurimento delle risorse.
Il programma è riservato ai privati e condomini residenti in Basilicata che non sono allacciati alla rete del metano.
La domanda di finanziamento deve essere presentata esclusivamente online attraverso il sistema CENTRALE BANDI nel sito ufficiale della regione Basilicata. La domanda online deve essere presentata dall’operatore economico - la ditta esecutrice dei lavori). I requisiti sono:
Inclusa nella domanda online, ci deve essere anche una dichiarazione redatta dal beneficiario che include:
Il Friuli-Venezia Giulia ha rinnovato nel 2025 il programma di incentivi economici con ulteriori 50 milioni di euro (fino ad esaurimento fondi), per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Il programma prevede contributi fino al 40% per l'acquisto e l'installazione di impianti fotovoltaici e di batterie di accumulo.
Il bonus prevede la restituzione del 40%, entro 60 giorni dal pagamento, dell'intera somma investita per dotarsi di un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo. Il bonus regionale è cumulabile con il 50% della detrazione fiscale, portando così il risparmio per il cittadino al 90% della cifra totale investita.
Se stai valutando l’installazione di un impianto fotovoltaico e vivi in Friuli-Venezia Giulia, leggi il nostro articolo dedicato.
Dopo il boom di richieste del 2023, il programma è stato rinnovato a novembre 2023, per tutto il 2024 (fino ad esaurimento fondi). Le richieste per accedere ai contributi devono essere presentate entro il 15.11.2024.
Il programma è destinato a tutti i residenti in Friuli-Venezia Giulia che siano proprietari (o titolari di un diritto legale) di un'unità immobiliare ad uso residenziale.
La domanda di incentivo deve essere presentata esclusivamente online attraverso il sistema ISTANZE ONLINE. Per presentare la domanda bisogna avere:
Nel 2025 l’Ecobonus per gli interventi di efficientamento energetico subirà alcune modifiche che riguarderanno la riduzione delle aliquote, in particolare:
Continueranno a essere agevolati gli interventi che mirano a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, tra cui:
Queste modifiche fanno parte degli sforzi per incentivare l’efficienza energetica, ma è importante tenere d'occhio le scadenze e le variazioni delle percentuali per poter approfittare al massimo degli sgravi fiscali.
Per approfondire questo argomento leggi il nostro articolo “Incentivi e agevolazioni fiscali per le pompe di calore. Aggiornato per il 2025”
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