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Bonus Fotovoltaico e Pompe di Calore: Guida Completa 2024

In Italia, al fine di raggiungere gli obiettivi in materia di ambiente, energia e clima fissati dall'UE, sono state adottate misure e riforme per favorire la transizione ecologica, come previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Uno degli obiettivi chiave è incentivare le famiglie e le aziende a investire nell'energia solare al fine di promuovere una produzione energetica rinnovabile attraverso specifiche misure di incentivazione.  

Tra queste, l'ultima Legge di Bilancio approvata a fine Dicembre 2023, prevede una riconferma del bonus ristrutturazioni al 50%, misura che vede come spese ammissibili la realizzazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.  

Detrazione fiscale per fotovoltaico e pompe di calore 2024: di cosa si tratta?

Si tratta in detrazioni fiscali che consentono di portare in detrazione in dieci anni il 50% o, in alcuni casi, il 65% delle spese effettuate dai privati per la realizzazione di impianti fotovoltaici e pompe di calore.

Bonus ristrutturazione al 50%

Il bonus ristrutturazione offre una detrazione fiscale del 50% della spesa totale sostenuta per l'installazione di un impianto fotovoltaico con o senza sistema di accumulo. La misura è prevista direttamente dal testo unico delle imposte sui redditi, in particolare all’articolo 16 bis. Anche per questo è alle volte chiamata “detrazione ordinaria”. Negli ultimi dieci anni la detrazione è sempre stata mantenuta al 50% ma questo rimarrà valido solo fino alla fine del 2024, motivo per il quale chi ha intenzione di realizzare uno degli interventi agevolati, ha convenienza a programmarlo il prima possibile. La detrazione può essere richiesta su un investimento massimo di 96.000€ per immobile e viene spalmata su dieci anni.  

Ecobonus Pompa di Calore al 65%

L’Ecobonus nel caso di acquisti di pompe di calore di nuova generazione, offre una detrazione fiscale del 65% della spesa totale sostenuta per l'installazione di un impianto, a condizione che l'intervento sia effettuato entro il 31 dicembre 2024. La detrazione può essere richiesta su un investimento massimo di 96.000€ per immobile. Il bonus pompe di calore consente al contribuente di dilazionare la detrazione in dieci anni.

Chi può usufruire dell'Ecobonus?

Possono usufruire delle detrazioni Ecobonus tutti i contribuenti soggetti all’imposta sul reddito sulle persone fisiche (IRPEF), residenti o non residenti, nel territorio dello Stato, su prima e seconda casa. L’agevolazione spetta non soltanto ai proprietari degli immobili, infatti, i soggetti beneficiari dell’agevolazione sono:

  • Le persone fisiche, compresi gli esercenti e professioni e i nudi proprietari;
  • Titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • Contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali).
  • Locatari (affittuari) o comodatari;
  • Associazioni tra professionisti;
  • Gli istituti autonomi per le case popolari e le cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
  • Il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado);
  • Il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato

La detrazione IRPEF legata all’Ecobonus spetta al possessore o acquirente, anche di una porzione di un immobile, purché sia colui che sostenga la spesa e che sia intestatario delle fatture. Se la spesa per i lavori è sostenuta da più persone, le informazioni come nome, cognome e codice fiscale di tutti soggetti dovranno essere indicate. Inoltre, per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, è necessario indicare il codice fiscale del condominio e quello dell’amministratore che effettua il pagamento.  

Quali sono i requisiti per usufruire degli incentivi per il risparmio energetico?

Per usufruire degli interventi sul risparmio energetico, è necessario che:

  • I pagamenti devono essere fatti tramite bonifico parlante. Questo è richiesto per garantire piena trasparenza e tracciabilità. Il bonifico parlante deve includere:
  • Causale del bonifico con l’indicazione della normativa di riferimento
  • Codice Fiscale del beneficiario dell’Ecobonus, se persona fisica, codice fiscale o numero di partita IVA, se il richiedente è un professionista o svolge attività d’impresa.
  • Dichiarazione realizzata da un tecnico abilitato che attesti che l’intervento effettuato rispetta i requisiti per l’accesso all’incentivo e la congruità delle spese
  • L’attestato di prestazione energetica
  • L’invio della comunicazione della scheda tecnica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Alla comunicazione si dovranno allegare anche una copia della scheda descrittiva degli interventi e una copia dell’APE (quest’ultima non è sempre richiesta).

IVA agevolata al 10%

Per gli interventi che prevedono l’acquisto e installazione di impianti fotovoltaici (con o senza sistema d’accumulo) e pompe di calore, il contribuente può beneficiare di un’aliquota IVA ridotta dal 22% al 10%.

Non ci sono particolari adempimenti richiesti per accedere all’IVA agevolata in quanto è garantita a chiunque acquisti un impianto fotovoltaico sul territorio italiano.

Installazione di una pompa di calore grazie al bonus economico

Bonus Fotovoltaico 2024: ultime notizie!

Reddito Energetico 2024

Il reddito energetico è un contributo in conto capitale previsto dal decreto MASE del 08/08/2023.

Questo incentivo è pensato appositamente per dare sostegno alle famiglie con difficoltà economiche che desiderano installare pannelli fotovoltaici per ridurre i costi energetici e risparmiare quindi sulle bollette, contribuendo alla transizione verso un futuro più sostenibile del nostro paese.

Le risorse stanziate per il bonus Reddito Energetico ammontano a 200 milioni di Euro da suddividere tra il 2024 e il 2025, con 80 milioni di Euro l’anno alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e 20 milioni di Euro alle restanti Regioni o Province Autonome.

Chi può beneficiare del reddito energetico?

Questo incentivo è destinato a coloro che rispondono a determinati criteri economici:

  • ISEE fino a 15.000 €
  • Nuclei familiari con almeno quattro figli e un ISEE fino a 30.000 €

I beneficiari del reddito energetico avranno diritto all'autoconsumo dell'energia prodotta, ma non alla vendita in rete di quella eccedentaria i consumi. Quest'ultima dovrà infatti essere ceduta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), società partecipata interamente dal ministero dell'Economia, che provvederà a venderla. Con i proventi delle vendite verrà alimentato il Fondo stesso, in modo da permettere ad altri beneficiari di procedere alla richiesta.

Quali sono i requisiti necessari per accedere al reddito energetico?

Per accedere al reddito energetico, è necessario rispettare alcuni requisiti:

  • Residenza: Bisogna avere residenza presso l’unità abitativa presso la quale si richiede di installare l’impianto fotovoltaico, a prescindere dalla proprietà dell’immobile.  
  • Diritti reali sull’immobile: La persona che chiede il contributo deve avere il diritto legale di utilizzare il tetto, le superfici o gli spazi esterni dove si installerà l'impianto solare.
  • Impegno di durata: Chi riceve il contributo deve assicurarsi che l'impianto solare rimanga operativo per un periodo di tempo prestabilito.
  • Caratteristiche dell'impianto: L'impianto fotovoltaico deve avere una capacità tra i 2 e i 6 kilowatt (kW) e in ogni caso non superiore alla potenza in assorbimento disponibile presso l’utenza.  

Attenzione però: Il reddito energetico non è cumulabile con altre forme di agevolazioni statali, regionali o europee in materia di energia. Tuttavia, questo bonus offre un vantaggio unico per coloro che cercano soluzioni energetiche sostenibili e convenienti.

Per approfondire l'argomento e rimanere aggiornato puoi leggere il seguente articolo del nostro blog.

Comunità Energetica Rinnovabile di Enpal

Le Comunità Energetiche Rinnovabili, definite anche con l’acronimo CER, sono le più famose tra le  configurazioni di autoconsumo diffuso previste dal D.Lgs 199/2021 e il D.Lgs 210/2021

Una Comunità Energetica Rinnovabile è un gruppo di cittadini, imprese e organizzazioni che collaborano per produrre e utilizzare energia elettrica derivata da fonti rinnovabili, come il sole o il vento. Questi impianti possono essere di proprietà individuale o collettiva all'interno della comunità. L'energia generata viene condivisa tra i membri attraverso una rete che permette lo scambio virtuale di energia, senza necessità di collegamenti diretti.

Chi può partecipare?‍

Produttori di energia rinnovabile: Sono persone o aziende che hanno installato, o vogliono installare, – anche non con Enpal - un impianto per produrre energia, come i pannelli solari fotovoltaici

Consumatori di energia elettrica: Sono individui o famiglie che non producono energia rinnovabile ma usano l'energia fornita dalla comunità per i loro bisogni quotidiani. Questo gruppo include anche clienti "vulnerabili" come le famiglie a basso reddito, che possono beneficiare dell'energia a costi ridotti.

Come accedere alla Comunità Energetica rinnovabile di Enpal?

L’adesione a CER Enpal, oltre ad essere revocabile senza penalità in qualsiasi momento, è semplicissima: basta la compilazione di un modulo di adesione (puoi trovarlo al seguente link) e presentare il proprio Documento di Identità e una bolletta.

Quali sono i bonus economici a te dedicati?

Un incentivo stabilito dal GSE e da ARERA, che ti garantisce una tariffa incentivante per i prossimi 20 anni. Questo corrispettivo, chiamato tariffa incentivante e corrispettivo di valorizzazione, premia l'energia che produci e consumi all'interno della Comunità Energetica di Enpal con un valore fino a 0,14€ per kWh.  

Se vivi in un comune di meno di 5.000 abitanti e decidi di installare pannelli solari sulla tua abitazione, hai diritto a un rimborso statale del 40% sul costo dell'impianto. Questo incentivo è finanziato attraverso i fondi del PNRR ed è disponibile solo per un periodo limitato. Assicurati di attivare la tua richiesta entro 120 giorni per non perdere questa straordinaria opportunità di risparmio.

Per approfondire l'argomento puoi leggere il seguente articolo del nostro blog.

Un installatore Enpal

Agevolazioni a livello regionale: l’esempio di Basilicata e Friuli-Venezia Giulia

Al momento sul territorio italiano ci sono due regioni che offrono agevolazioni fiscali sull'acquisto di un impianto fotovoltaico, queste sono: Basilicata e Friuli-Venezia Giulia.

Bonus fotovoltaico in Basilicata

La misura prevede un finanziamento fino a 5.000€ per un impianto fotovoltaico con una potenza non inferiore a 3kW. Un finanziamento fino a 5.000€ per un impianto fotovoltaico con batteria di accumulo con capacità non inferiore a 4,5kW. Il finanziamento può arrivare a 7.500€ in case di installazione di un impianto fotovoltaico con pompa di calore. Infine, la regione prevede un finanziamento fino a 10.000€ per un impianto fotovoltaico con o senza accumulo destinato alle parti comuni condominiali (nessun condomino deve avere PDR attivo).

Per quanto tempo il bando sarà attivo?

Il programma è entrato in vigore nel dicembre del 2022. Le richieste di finanziamento alla regione devono essere richieste entro il 31.12.2024, a meno che le risorse stanziate dalla regione – ulteriori 48 milioni di euro per il 2024- vengano esaurite prima della scadenza prevista.

Chi sono i beneficiari del bando?

Il programma è riservato ai privati e condomini residenti in Basilicata che non sono allacciati alla rete del metano.

Come si può presentare la domanda?

La domanda di finanziamento deve essere presentata esclusivamente online attraverso il sistema CENTRALE BANDI nel sito ufficiale della regione Basilicata. La domanda online deve essere presentata dall’operatore economico - la ditta esecutrice dei lavori). I requisiti sono:

  • Autenticazione mediante SPID o CNS (Carta Nazionale dei Servizi) / CIE (Carta di Identità Elettronica) eseguito da parte dell’operatore economico
  • Indirizzo di posta elettronica e di un certificato di firma digitale dell’operatore economico
  • Generalità dell’operatore economico. I dati di iscrizione al CCIAA devono essere anche inseriti
  • Generalità del beneficiario (nome, cognome e codice fiscale)
  • Tipologia di impianto da realizzare con indicazione di tutti gli interventi che devono essere effettuati
  • Codice POD
  • Consumo elettrico dell’immobile soggetto all’intervento così come riportato sulla bolletta
  • (Extra) nel caso in cui gli interventi vengano svolti in un condominio, anche le generalità dell’amministratore del condominio (nome, cognome e codice fiscale) devono essere inserite

Inclusa nella domanda online, ci deve essere anche una dichiarazione redatta dal beneficiario che include:

  • Indirizzo di posta elettronica
  • Status di residenza nell’immobile sui cui l’intervento sarà eseguito
  • Assenza di un PDR attivo alla data di presentazione della domanda nell’immobile
  • Delega all’operatore economico di procedere per conto del beneficiario alla presentazione della domanda di finanziamento
  • Impegno a coprire a proprio conto eventuali spese che superano l’ammontare del finanziamento
  • La proprietà dell’unità abitativa o la titolarità del diritto di usufrutto.

Bonus fotovoltaico in Friuli-Venezia Giulia:

Ultime notizie Il Friuli-Venezia Giulia ha rinnovato nel 2024 il programma di incentivi con ulteriori 50 milioni di euro (fino ad esaurimento fondi), per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Il programma prevede contributi fino al 40% per l'acquisto e l'installazione di impianti fotovoltaici e di batterie di accumulo. I costi massimi ammissibili per un impianto fotovoltaico sono di 3.000€ per kW (fino a un massimo di 18.000€). I costi massimi ammissibili per la batteria sono di 1.130€ per kW di capacità di accumulo (fino a un massimo di 5.424€). Il bonus prevede la restituzione del 40%, entro 60 giorni dal pagamento, dell'intera somma investita per dotarsi di un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo. Il bonus Regionale è cumulabile con il 50% di Ecobonus in detrazione fiscale, portando così il risparmio per il cittadino al 90% della cifra totale investita.

Per quanto tempo il bando sarà attivo?

Dopo il boom di richieste del 2023, il programma è stato rinnovato a novembre 2023, per tutto il 2024 (fino ad esaurimento fondi). Le richieste per accedere ai contributi devono essere presentate entro il 15.11.2024.

Chi sono i beneficiari del bando?

Il programma è destinato a tutti i residenti in Friuli-Venezia Giulia che siano proprietari (o titolari di un diritto legale) di un'unità immobiliare ad uso residenziale.

Come si può presentare la domanda?

La domanda di incentivo deve essere presentata esclusivamente online attraverso il sistema ISTANZE ONLINE. Per presentare la domanda bisogna avere:

  • Login FVG di tipo Avanzato (smart card o business key usb che ottemperano allo standard Carta Nazionale dei Servizi ePIN, per esempio la Carta Regionale dei Servizi dopo la sua attivazione) oppure SPID di livello 2 (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
  • I propri dati anagrafici, un recapito telefonico cellulare, un indirizzo di posta elettronica, IBAN, nome e cognome e codice fiscale dell’intestatario dell’IBAN solamente se persona diversa rispetto al richiedente
  • Dati catastali (foglio, mappale, eventuale subalterno) dell'immobile su cui l’intervento è stato realizzato
  • Dichiarazione di conformità dell’impianto alla regola dell’arte o, solo per gli impianti fino a 800w certificazione unica di cui alla deliberazione ARERA 4 agosto 2020 n. 315/2020/R/EEL, qualora non in possesso di dichiarazione di conformità
  • Fatture cartacee o corrispondenti all’originale contenenti le informazioni identificative dell’intervento intestate o cointestate al beneficiario. Questi documenti devono indicare i lavori eseguiti e l’immobile sul l’intervento è stato realizzato
  • Quietanze di pagamento, con l’indicazione degli estremi delle fatture o dei documenti equivalenti
  • Dichiarazione redatta dalla ditta esecutrice che conferma la data di conclusione dell’intervento e contiene i dati relativi alla potenza degli impianti, ad eccezione dell’intervento A3 impianti fotovoltaici fino a 800 W
  • Eventuale documentazione della Soprintendenza o di altre amministrazioni competenti

Conclusione

In un mondo fortemente dipendente dalle risorse energetiche fossili, in cui i consumi e i prezzi dell'energia sono in costante aumento, gli impianti fotovoltaici e le pompe di calore rappresentano il principale mezzo per uscire dalla situazione attuale. Infatti, grazie all'energia solare, tutte le famiglie possono contrastare il caro-energia e produrre autonomamente l'energia necessaria a soddisfare il proprio fabbisogno. In Italia e altrove, il solare rappresenta la via per raggiungere gli obiettivi prefissati in materia di ambiente, energia e clima.

Grazie al rinnovo e la creazione nel 2024 degli incentivi economici per la transizione energetica, come l’Ecobonus, l’IVA agevolata al 10%, il Reddito Energetico e le CER, gli impianti fotovoltaici e le pompe di calore sono come non mai alla portata di tutti.

Approfittane ora prima che sia troppo tardi. Unisciti ora alla rivoluzione solare - persegui l’autoconsumo energetico, facendo del bene al pianeta.

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