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Pompa di calore
Conto termico 3.0 incentivi funzionamento

Conto termico 3.0: Come funziona nel 2025 & le novità per il 2026

Data:
19.11.2025
Tempo di lettura:
10
minuti

Vuoi ridurre i consumi e rendere la tua casa più efficiente? Con il Conto Termico 3.0, introdotto dal Decreto Ministeriale 7 agosto 2025 (G.U. n. 224 del 26 settembre 2025), arrivano nuovi incentivi rapidi e accessibili per chi investe in energia rinnovabile ed efficienza energetica.

A differenza delle classiche detrazioni fiscali, il Conto Termico è un contributo a fondo perduto, erogato direttamente dal GSE – Gestore dei Servizi Energetici in tempi brevi, anche in un’unica soluzione per importi fino a 15.000 euro.

Il decreto prevede un rimborso fino al 65% delle spese sostenute, e addirittura fino al 100% per edifici pubblici situati in piccoli comuni. Gli incentivi sono senza scadenza e si applicano a una vasta gamma di interventi su abitazioni private, edifici pubblici e imprese.

In questa guida scoprirai:

  • cos’è e come funziona il Conto Termico 3.0
  • le novità più importanti rispetto al Conto Termico 2.0
  • chi può richiederlo e quali interventi sono ammessi
  • come presentare la domanda al GSE
  • e come ottenere il massimo beneficio abbinando fotovoltaico e pompa di calore

Cos’è e come funziona il Conto Termico 3.0

Il Conto Termico 3.0 è un incentivo pubblico introdotto con il Decreto Ministeriale 7 agosto 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2025. Si tratta di una misura permanente e senza scadenza che favorisce gli interventi di:

  • efficientamento energetico degli edifici esistenti;
  • produzione di energia termica da fonti rinnovabili e da sistemi ad alta efficienza.

L’obiettivo è ridurre i consumi e accelerare la transizione energetica, sostenendo famiglie, imprese e Pubbliche Amministrazioni che scelgono tecnologie pulite e sostenibili.

Come funziona l’incentivo

Il Conto Termico 3.0 non è una detrazione fiscale, ma un contributo diretto a fondo perduto gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Dopo aver realizzato l’intervento e presentato la domanda tramite il portale dedicato, il GSE:

  • valuta la conformità tecnica della richiesta;
  • determina l’importo dell’incentivo sulla base dei parametri stabiliti nel decreto (es. potenza installata, superficie, classe energetica);
  • eroga il rimborso in tempi brevi, entro 60 giorni dall’approvazione per importi fino a 15.000 €, oppure in 2–5 rate annuali per importi superiori.

Budget annuale e gestione GSE

Il decreto prevede un plafond complessivo di 900 milioni di euro all’anno, così ripartiti:

  • 400 milioni destinati alle Pubbliche Amministrazioni;
  • 500 milioni destinati a privati, imprese e soggetti del terzo settore.

Il GSE è l’unico soggetto responsabile della gestione, del monitoraggio e della pubblicazione dei dati relativi agli incentivi concessi. Entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto (quindi entro 25 febbraio 2026), il Gestore aggiornerà il portale informatico PortalTermico, attraverso cui sarà possibile presentare le nuove richieste di accesso.

Entrata in vigore e periodo transitorio

Il Conto Termico 3.0 entra in vigore il 25 dicembre 2025, ossia il novantesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Fino a quella data, continua ad applicarsi la disciplina del precedente Conto Termico 2.0 (D.M. 16 febbraio 2016). Durante il periodo transitorio:

  • Le richieste presentate prima del 25 dicembre 2025 saranno trattate secondo le regole del D.M. 2016;
  • I contratti stipulati entro il 1° gennaio 2025 per interventi pubblici potranno ancora accedere al vecchio regime, se presentati entro un anno dall’entrata in vigore del nuovo decreto.

Differenze rispetto al Conto Termico 2.0

Rispetto alla versione precedente, il Conto Termico 3.0 introduce:

  • una gestione più digitale e veloce tramite il nuovo portale GSE;
  • una maggiore estensione dei soggetti ammessi, comprese Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e enti del terzo settore;
  • una revisione dei massimali di incentivo, più alti per impianti ad alta efficienza.

Novità 2026: cosa cambia rispetto al Conto Termico 2.0

Il Conto Termico 3.0 segna un’evoluzione significativa rispetto alla versione precedente (D.M. 16 febbraio 2016). Le modifiche introdotte dal nuovo D.M. 07 agosto 2025, in vigore dal 25 dicembre 2025, ampliano la platea dei beneficiari, aggiornano le tecnologie incentivate e semplificano le procedure di accesso.

L’obiettivo è rendere la misura più moderna, digitale e orientata alle fonti rinnovabili e all’elettrificazione dei consumi.

Estensione dei beneficiari: privati, imprese e nuove categorie

Il Conto Termico 3.0 apre le porte a nuovi soggetti ammessi agli incentivi, tra cui:

  • Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), che possono accedere per impianti di climatizzazione condivisi, sistemi di automazione e solare termico collettivo.
  • Enti del Terzo Settore, come cooperative, associazioni e fondazioni con finalità sociali o ambientali.
  • Imprese, con requisiti specifici: riduzione dei consumi di almeno il 10% e divieto di utilizzo di combustibili fossili.

Nuovi interventi ammessi: cosa cambia per il residenziale privato

Gli interventi previsti per i privati, e coperti dal Conto Termico 3.0, sostanzialmente sono identici agli interventi già previsti dal Conto Termico 2.0 (pompe di calore, solare termico, biomassa, scaldacqua a pompa di calore).

La seguente tabella può fornirti un quadro complessivo e chiaro di tutti gli interventi ammessi:

Purtroppo, nonostante i rumors iniziali nel conto termico 3.0 NON SONO INCENTIVATI FOTOVOLTAICO E SISTEMI DI ACCUMULO

Stop ai combustibili fossili per le imprese

Un’altra novità chiave del Conto Termico 3.0 riguarda la totale esclusione degli apparecchi a gas naturale o ad altri combustibili fossili per il settore produttivo.

Le imprese potranno accedere agli incentivi solo per interventi basati su:

  • energie rinnovabili,
  • pompe di calore ad alta efficienza,
  • recupero di calore da processi industriali,
  • impianti a biomassa solida certificata.

Maggiorazioni per piccoli comuni, scuole e ospedali

Il decreto introduce un incentivo potenziato fino al 100% delle spese ammissibili per gli interventi realizzati su:

  • edifici pubblici nei comuni con meno di 15.000 abitanti,
  • scuole pubbliche,
  • ospedali e strutture sanitarie.

Questa misura intende sostenere i territori minori e gli edifici strategici dal punto di vista sociale, garantendo un accesso privilegiato ai fondi del Conto Termico.

Procedure più semplici e digitali

Il Conto Termico 3.0 punta su snellimento e digitalizzazione. Il nuovo PortalTermico GSE (operativo da febbraio 2026) include:

  • caricamento automatico delle certificazioni e asseverazioni tecniche,
  • monitoraggio in tempo reale dello stato della pratica,
  • calcolo simulato dell’incentivo prima dell’invio definitivo.

Chi può accedere agli incentivi del Conto Termico 3.0

Il Conto Termico 3.0 amplia notevolmente la platea dei beneficiari rispetto alla precedente versione del 2016. Possono accedere ai contributi soggetti pubblici e privati, comprese le nuove figure introdotte dal D.M. 07/08/2025:

Privati e condomini

Possono richiedere l’incentivo:

  • Proprietari di abitazioni singole o seconde case solo per gli interventi presenti nella tabella sopra;
  • Condomini o aggregazioni di unità immobiliari con impianti centralizzati;
  • Locatari o usufruttuari, con consenso del proprietario.

Gli interventi ammessi comprendono:

  • sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento con pompe di calore elettriche o a gas;
  • installazione di scaldacqua a pompa di calore o sistemi di building automation per la gestione dei consumi.

Pubbliche Amministrazioni e soggetti assimilati

Le Pubbliche Amministrazioni restano tra i principali beneficiari del Conto Termico 3.0.
Sono incluse:

  • amministrazioni centrali e locali,
  • enti pubblici territoriali,
  • istituti scolastici e sanitari pubblici.

Per questi soggetti, è prevista anche la possibilità di prenotare i fondi prima dell’inizio dei lavori, bloccando l’incentivo in anticipo. Inoltre, per le PA situate in comuni con meno di 15.000 abitanti, l’incentivo può coprire fino al 100% delle spese ammissibili.

 Imprese e soggetti del terzo settore

Una delle principali innovazioni del Conto Termico 3.0 è l’apertura verso:

  • imprese private di qualsiasi dimensione;
  • PMI (piccole e medie imprese) e artigiani;
  • enti del terzo settore (cooperative, fondazioni, associazioni).

Le condizioni per l’accesso sono:

  • conseguire una riduzione minima del 10% dei consumi energetici;
  • adottare tecnologie rinnovabili o ad alta efficienza;
  • non utilizzare combustibili fossili, anche parzialmente.

Gli incentivi variano dal 25% al 40% dei costi, con maggiorazioni per le PMI e per gli interventi che includono sistemi di accumulo o automazione.

Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

Il nuovo decreto riconosce pienamente le CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) come soggetti beneficiari, un passo decisivo verso l’autonomia energetica collettiva. Le CER possono ottenere incentivi per:

  • pompe di calore centralizzate,
  • sistemi di climatizzazione e automazione condivisi,
  • impianti per la gestione termica di edifici collettivi o comunitari.

È inoltre prevista la cumulabilità con altri incentivi del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) per la condivisione dell’energia prodotta.

ESCo e soggetti delegati

Come nel Conto Termico 2.0, anche la nuova versione consente l’intermediazione da parte delle ESCo (Energy Service Company) certificate secondo la norma UNI CEI 11352.
Le ESCo possono:

  • presentare la domanda al GSE per conto del cliente finale;
  • anticipare gli investimenti;

  • ricevere gli incentivi direttamente dal GSE come soggetto delegato.

Questa modalità è particolarmente utile per privati o enti che preferiscono non occuparsi della gestione tecnica e burocratica dell’incentivo.

Requisiti e regole di accesso al Conto Termico 3.0

Per ottenere gli incentivi previsti dal Conto Termico 3.0, gli interventi devono rispettare una serie di requisiti tecnici, documentali e procedurali fissati dal D.M. 07 agosto 2025 e dalle Regole Operative del GSE. Questi requisiti garantiscono la corretta applicazione del meccanismo e l’effettiva riduzione dei consumi energetici.

Requisiti generali di ammissibilità

Per essere ammesso all’incentivo, ogni intervento deve:

  • essere realizzato su edifici esistenti e dotati di impianto di climatizzazione funzionante;
  • comportare una riduzione dei consumi energetici o la produzione di energia termica da fonti rinnovabili;
  • rispettare le norme tecniche UNI/EN di riferimento;
  • essere eseguito da installatori qualificati secondo la normativa vigente;
  • essere completato e collaudato prima della richiesta di incentivo.

Inoltre, il soggetto richiedente deve risultare titolare dell’immobile o, nel caso di locazione, avere il consenso scritto del proprietario.

Requisiti tecnici degli impianti e delle tecnologie

Ogni tipologia di impianto deve rispettare specifiche prestazioni minime, stabilite dal decreto e dagli allegati tecnici. Ecco i principali requisiti per categoria:

  • Pompe di calore: efficienza energetica stagionale ≥ ai valori minimi previsti dal Regolamento UE 813/2013.
  • Solare termico: collettori certificati Solar Keymark, superficie minima 2 m², rendimento ottico ≥ 0,75.
  • Biomassa: generatori conformi alla classe 5 stelle secondo D.M. 186/2017, con rendimenti ≥ 85%.
  • Scaldacqua a pompa di calore: COP ≥ 2,6 per il clima medio.

Requisiti economici e limiti di spesa

Il decreto stabilisce massimali di spesa e limiti di incentivo differenziati per tipologia di intervento. In sintesi:

Gli importi vengono calcolati sulla base di parametri standardizzati: €/kW di potenza installata o €/m² di superficie utile, secondo le formule del GSE.

Documentazione necessaria

Per accedere al Conto Termico 3.0 è obbligatorio allegare alla domanda:

  • relazione tecnica e progetto dell’intervento;
  • fatture e prove di pagamento tracciabili;
  • asseverazione di un tecnico abilitato che certifichi la conformità ai requisiti;
  • certificazioni di prodotto e di prestazione energetica;
  • fotografie pre e post intervento (richieste dal GSE in fase di verifica).

Cumulabilità con altri incentivi

Il Conto Termico 3.0 non è cumulabile con altre agevolazioni statali sulle stesse spese (es. Ecobonus o Superbonus), ma può coesistere con:

  • fondi di garanzia o contributi regionali non statali;
  • incentivi per l’energia condivisa destinati alle CER;
  • finanziamenti agevolati europei (es. PNRR o FESR).

Per le Pubbliche Amministrazioni, la cumulabilità è ammessa fino al 100% della spesa ammissibile, anche combinando più fonti di finanziamento.

Interventi ammessi e percentuali di incentivo

Il Conto Termico 3.0 incentiva un’ampia gamma di interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica e ad aumentare la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Le tipologie ammesse variano in base al soggetto richiedente — privati, imprese, Pubbliche Amministrazioni (PA) e Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) — con percentuali di contributo e massimali diversi.

Interventi ammessi per privati e condomìni

I privati e i condomìni possono ottenere un contributo fino al 65% delle spese sostenute per i seguenti interventi:

Interventi ammessi per Pubbliche Amministrazioni

Le PA hanno accesso alle aliquote più alte e possono beneficiare anche della prenotazione dell’incentivo prima dell’inizio dei lavori. Gli interventi ammissibili includono:

Interventi ammessi per imprese e soggetti produttivi

Le imprese, incluse PMI e artigiani, possono accedere agli incentivi per interventi che riducano i consumi di almeno il 10% e utilizzino esclusivamente fonti rinnovabili.

Interventi ammessi per Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

Le CER possono combinare il Conto Termico 3.0 con gli incentivi MASE per la condivisione di energia elettrica prodotta. Gli interventi ammessi includono:

 Interventi non ammessi

Non sono ammessi agli incentivi:

  • impianti nuovi senza sostituzione di un sistema preesistente;
  • interventi che prevedono l’uso, anche parziale, di combustibili fossili;
  • apparecchi non conformi alle certificazioni minime previste (es. CE, EN, Solar Keymark);
  • interventi già oggetto di altri bonus o detrazioni fiscali statali.

Come richiedere il Conto Termico 3.0

Accedere agli incentivi del Conto Termico 3.0 è semplice e completamente digitale. La procedura è gestita dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) attraverso il portale dedicato PortalTermico, che sarà aggiornato entro 25 febbraio 2026, come previsto dall’art. 13 del D.M. 07 agosto 2025.

Scadenze e tempistiche

Le richieste di incentivo devono essere presentate entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori, una volta completato l’intervento e caricata tutta la documentazione richiesta.

Tempistiche principali:

  • 90 giorni dalla data di fine lavori per presentare la domanda;
  • 60 giorni per la valutazione da parte del GSE;
  • 60 giorni per l’erogazione del contributo, se approvato.

Nel caso delle Pubbliche Amministrazioni, è possibile effettuare la prenotazione dell’incentivo prima dell’inizio dei lavori, per riservare le risorse disponibili.

Modalità di presentazione

Le domande di accesso devono essere inviate esclusivamente in modalità telematica tramite il portale PortalTermico GSE.
Il richiedente può procedere in due modi:

  1. Accesso diretto:
    • Presentazione autonoma della domanda da parte del beneficiario (privato, impresa o PA).
    • Compilazione guidata della scheda intervento.
    • Caricamento dei documenti richiesti in formato PDF.
  2. Tramite ESCo (Energy Service Company):
    • Una società certificata secondo la UNI CEI 11352 gestisce l’intero processo per conto del cliente.
    • L’incentivo può essere erogato direttamente alla ESCo, che anticipa i costi e cura la pratica tecnica e amministrativa.

Step-by-step: la procedura sul portale GSE

Per ottenere l’incentivo, segui questi passaggi:

  1. Registrazione su PortalTermico: crea un account e seleziona il tipo di soggetto (privato, impresa, PA o CER).
  2. Compilazione della domanda: inserisci i dati dell’intervento, dell’immobile e i parametri tecnici richiesti.
  3. Caricamento documentazione: allega le fatture, le certificazioni, l’asseverazione e le foto “prima e dopo”.
  4. Verifica e invio: controlla la correttezza dei dati e invia la domanda.
  5. Valutazione GSE: entro 60 giorni ricevi l’esito tramite il portale o PEC.
  6. Erogazione dell’incentivo: pagamento diretto sul conto corrente indicato, in un’unica soluzione o in più rate annuali.

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Documenti richiesti

Per completare correttamente la pratica, il richiedente deve allegare:

  • Relazione tecnica dell’intervento firmata da un tecnico abilitato;
  • Asseverazione energetica con dichiarazione di conformità ai requisiti minimi del decreto;
  • Fatture e ricevute di pagamento tracciabile (bonifico o carta);
  • Certificazioni di prodotto (es. Solar Keymark, CEI, UNI EN ISO);
  • Fotografie pre e post intervento;
  • Dichiarazione del produttore sui rendimenti o COP dell’impianto;
  • Documento di identità e IBAN del beneficiario.

Tempi e modalità di pagamento

Il contributo viene erogato direttamente sul conto corrente del beneficiario o della ESCo delegata, secondo le modalità indicate nella domanda.

Verifiche e controlli

Il GSE può effettuare controlli documentali e sopralluoghi per accertare la conformità tecnica e amministrativa. In caso di irregolarità o dichiarazioni mendaci, l’incentivo può essere revocato e le somme già erogate dovranno essere restituite.

Entità dell’incentivo

L’incentivo combinato può coprire fino al 65% dei costi complessivi, inclusi:

  • progettazione, installazione e collaudo

Per le Pubbliche Amministrazioni e le CER che installano sistemi integrati, è possibile raggiungere il 100% delle spese ammissibili.

Vantaggi tecnici ed economici

  1. Rendimento sinergico: la pompa di calore sfrutta l’energia autoprodotta dal fotovoltaico, riducendo i consumi di rete.
  2. Risparmio immediato: bollette più leggere già dal primo anno di esercizio.
  3. Sostenibilità ambientale: zero emissioni dirette e valorizzazione dell’energia prodotta localmente.
  4. Velocità di rimborso: erogazione entro 60 giorni per importi sotto 15.000 €.
  5. Compatibilità con CER: l’impianto può essere condiviso in comunità energetiche, sommando il bonus MASE per l’energia condivisa.

FAQ – Domande frequenti sul Conto Termico 3.0

Di seguito trovi le risposte alle domande più comuni sul nuovo Conto Termico 3.0, aggiornato al D.M. 07 agosto 2025. Questa sezione è pensata per aiutarti a chiarire dubbi pratici e operativi, sia come privato cittadino, sia come impresa, PA o CER.

Posso richiedere il Conto Termico solo per il fotovoltaico?

No. Il fotovoltaico NON è incentivabile anche se abbinato alla sostituzione del vecchio impianto termico con una pompa di calore elettrica.

Il Conto Termico 3.0 è cumulabile con altri bonus?

Parzialmente sì. Il Conto Termico 3.0 non è cumulabile con altre detrazioni fiscali statali (come Ecobonus, Bonus Casa o Superbonus) per le stesse spese. Tuttavia, può essere combinato con fondi regionali, PNRR o fondi di garanzia, e nel caso delle Pubbliche Amministrazioni anche fino al 100% della spesa ammissibile.

Cosa significa “prenotazione dell’incentivo”?

La prenotazione dell’incentivo è una procedura riservata alle Pubbliche Amministrazioni che consente di bloccare i fondi prima dell’inizio dei lavori, assicurandosi la copertura economica. Dopo la prenotazione, l’amministrazione ha 12 mesi per avviare l’intervento.

Quanto tempo serve per ricevere il rimborso?

Il GSE eroga gli incentivi in tempi molto brevi:

  • entro 60 giorni per importi fino a 15.000 € (unica soluzione);
  • in 2–5 rate annuali per importi superiori, a seconda della tipologia di intervento.

Posso presentare più domande di Conto Termico?

Sì. È possibile richiedere il Conto Termico più volte, anche per interventi diversi o su immobili differenti.
L’unico limite è che non si può ottenere un doppio incentivo sullo stesso impianto.

Gli incentivi hanno una scadenza?

No. Il Conto Termico 3.0 è una misura permanente e senza scadenza, soggetta solo al limite del budget annuale di 900 milioni di euro gestito dal GSE.
Una volta esauriti i fondi, le nuove richieste vengono accodate all’anno successivo.

È necessario un tecnico per presentare la domanda?

Sì. Per garantire la conformità dell’intervento ai requisiti del decreto, è obbligatorio affidarsi a un tecnico abilitato per la redazione della relazione e dell’asseverazione energetica.  Il tecnico o la ESCo può anche gestire la domanda direttamente sul portale GSE.

Come posso verificare lo stato della mia domanda?

Il PortalTermico GSE permette di seguire in tempo reale lo stato della pratica.
Accedendo alla propria area riservata è possibile consultare:

  • le comunicazioni ufficiali del GSE;
  • le eventuali richieste di integrazione documentale;
  • lo stato di pagamento dell’incentivo.

💡 Il portale sarà pienamente operativo entro febbraio 2026 con interfaccia aggiornata e nuove funzioni di monitoraggio.

Le Comunità Energetiche possono richiedere il Conto Termico?

Sì. Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) possono accedere agli incentivi per:

  • impianti di climatizzazione centralizzata a pompa di calore,
  • solare termico collettivo,
  • sistemi di automazione energetica e gestione condivisa.

In più, possono combinare il Conto Termico con i bonus MASE per l’energia elettrica condivisa.

Perché scegliere il Conto Termico 3.0 ora

Il Conto Termico 3.0 rappresenta oggi la misura più concreta e stabile per chi desidera ridurre i costi energetici e investire in soluzioni sostenibili.
A differenza dei bonus edilizi tradizionali, questo incentivo:

  • non prevede scadenze né tetti annuali di richiesta,
  • assicura tempi rapidi di rimborso,
  • e sostiene interventi realmente orientati alla transizione energetica.

 I vantaggi principali del Conto Termico 3.0

Un investimento che si ripaga da solo

Il Conto Termico 3.0 consente di trasformare la spesa energetica in investimento, grazie al rimborso parziale delle spese e al risparmio immediato in bolletta. Per chi installa un impianto fotovoltaico con pompa di calore, la riduzione della spesa energetica può raggiungere il 70% con tempo di ritorno inferiore ai 5 anni.

Inoltre, l’impianto aumenta il valore dell’immobile e contribuisce alla classe energetica più alta, rendendo la casa più efficiente e appetibile sul mercato.

L’occasione ideale per passare alle rinnovabili

Grazie all’entrata in vigore del D.M. 07/08/2025, il Conto Termico 3.0 continua, come il Conto Termico 2.0 ad incentivare principalmente le pompe di calore, favorendo la decarbonizzazione e l’indipendenza energetica delle famiglie italiane.

💡 L’incentivo non è una misura temporanea ma una politica strutturale, con un budget annuo di 900 milioni di euro gestito dal GSE.

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