

Vuoi ridurre i consumi e rendere la tua casa più efficiente? Con il Conto Termico 3.0, introdotto dal Decreto Ministeriale 7 agosto 2025 (G.U. n. 224 del 26 settembre 2025), arrivano nuovi incentivi rapidi e accessibili per chi investe in energia rinnovabile ed efficienza energetica.
A differenza delle classiche detrazioni fiscali, il Conto Termico è un contributo a fondo perduto, erogato direttamente dal GSE – Gestore dei Servizi Energetici in tempi brevi, anche in un’unica soluzione per importi fino a 15.000 euro.
Il decreto prevede un rimborso fino al 65% delle spese sostenute, e addirittura fino al 100% per edifici pubblici situati in piccoli comuni. Gli incentivi sono senza scadenza e si applicano a una vasta gamma di interventi su abitazioni private, edifici pubblici e imprese.
In questa guida scoprirai:
Il Conto Termico 3.0 è un incentivo pubblico introdotto con il Decreto Ministeriale 7 agosto 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2025. Si tratta di una misura permanente e senza scadenza che favorisce gli interventi di:
L’obiettivo è ridurre i consumi e accelerare la transizione energetica, sostenendo famiglie, imprese e Pubbliche Amministrazioni che scelgono tecnologie pulite e sostenibili.
Il Conto Termico 3.0 non è una detrazione fiscale, ma un contributo diretto a fondo perduto gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Dopo aver realizzato l’intervento e presentato la domanda tramite il portale dedicato, il GSE:
Il decreto prevede un plafond complessivo di 900 milioni di euro all’anno, così ripartiti:
Il GSE è l’unico soggetto responsabile della gestione, del monitoraggio e della pubblicazione dei dati relativi agli incentivi concessi. Entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto (quindi entro 25 febbraio 2026), il Gestore aggiornerà il portale informatico PortalTermico, attraverso cui sarà possibile presentare le nuove richieste di accesso.
Il Conto Termico 3.0 entra in vigore il 25 dicembre 2025, ossia il novantesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Fino a quella data, continua ad applicarsi la disciplina del precedente Conto Termico 2.0 (D.M. 16 febbraio 2016). Durante il periodo transitorio:
Rispetto alla versione precedente, il Conto Termico 3.0 introduce:
Il Conto Termico 3.0 segna un’evoluzione significativa rispetto alla versione precedente (D.M. 16 febbraio 2016). Le modifiche introdotte dal nuovo D.M. 07 agosto 2025, in vigore dal 25 dicembre 2025, ampliano la platea dei beneficiari, aggiornano le tecnologie incentivate e semplificano le procedure di accesso.
L’obiettivo è rendere la misura più moderna, digitale e orientata alle fonti rinnovabili e all’elettrificazione dei consumi.
Il Conto Termico 3.0 apre le porte a nuovi soggetti ammessi agli incentivi, tra cui:
Gli interventi previsti per i privati, e coperti dal Conto Termico 3.0, sostanzialmente sono identici agli interventi già previsti dal Conto Termico 2.0 (pompe di calore, solare termico, biomassa, scaldacqua a pompa di calore).
La seguente tabella può fornirti un quadro complessivo e chiaro di tutti gli interventi ammessi:

Purtroppo, nonostante i rumors iniziali nel conto termico 3.0 NON SONO INCENTIVATI FOTOVOLTAICO E SISTEMI DI ACCUMULO
Un’altra novità chiave del Conto Termico 3.0 riguarda la totale esclusione degli apparecchi a gas naturale o ad altri combustibili fossili per il settore produttivo.
Le imprese potranno accedere agli incentivi solo per interventi basati su:
Il decreto introduce un incentivo potenziato fino al 100% delle spese ammissibili per gli interventi realizzati su:
Questa misura intende sostenere i territori minori e gli edifici strategici dal punto di vista sociale, garantendo un accesso privilegiato ai fondi del Conto Termico.
Il Conto Termico 3.0 punta su snellimento e digitalizzazione. Il nuovo PortalTermico GSE (operativo da febbraio 2026) include:
Il Conto Termico 3.0 amplia notevolmente la platea dei beneficiari rispetto alla precedente versione del 2016. Possono accedere ai contributi soggetti pubblici e privati, comprese le nuove figure introdotte dal D.M. 07/08/2025:
Possono richiedere l’incentivo:
Gli interventi ammessi comprendono:
Le Pubbliche Amministrazioni restano tra i principali beneficiari del Conto Termico 3.0.
Sono incluse:
Per questi soggetti, è prevista anche la possibilità di prenotare i fondi prima dell’inizio dei lavori, bloccando l’incentivo in anticipo. Inoltre, per le PA situate in comuni con meno di 15.000 abitanti, l’incentivo può coprire fino al 100% delle spese ammissibili.
Una delle principali innovazioni del Conto Termico 3.0 è l’apertura verso:
Le condizioni per l’accesso sono:
Gli incentivi variano dal 25% al 40% dei costi, con maggiorazioni per le PMI e per gli interventi che includono sistemi di accumulo o automazione.
Il nuovo decreto riconosce pienamente le CER (Comunità Energetiche Rinnovabili) come soggetti beneficiari, un passo decisivo verso l’autonomia energetica collettiva. Le CER possono ottenere incentivi per:
È inoltre prevista la cumulabilità con altri incentivi del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) per la condivisione dell’energia prodotta.
Come nel Conto Termico 2.0, anche la nuova versione consente l’intermediazione da parte delle ESCo (Energy Service Company) certificate secondo la norma UNI CEI 11352.
Le ESCo possono:
Questa modalità è particolarmente utile per privati o enti che preferiscono non occuparsi della gestione tecnica e burocratica dell’incentivo.
Per ottenere gli incentivi previsti dal Conto Termico 3.0, gli interventi devono rispettare una serie di requisiti tecnici, documentali e procedurali fissati dal D.M. 07 agosto 2025 e dalle Regole Operative del GSE. Questi requisiti garantiscono la corretta applicazione del meccanismo e l’effettiva riduzione dei consumi energetici.
Per essere ammesso all’incentivo, ogni intervento deve:
Inoltre, il soggetto richiedente deve risultare titolare dell’immobile o, nel caso di locazione, avere il consenso scritto del proprietario.
Ogni tipologia di impianto deve rispettare specifiche prestazioni minime, stabilite dal decreto e dagli allegati tecnici. Ecco i principali requisiti per categoria:
Il decreto stabilisce massimali di spesa e limiti di incentivo differenziati per tipologia di intervento. In sintesi:
Gli importi vengono calcolati sulla base di parametri standardizzati: €/kW di potenza installata o €/m² di superficie utile, secondo le formule del GSE.
Per accedere al Conto Termico 3.0 è obbligatorio allegare alla domanda:
Il Conto Termico 3.0 non è cumulabile con altre agevolazioni statali sulle stesse spese (es. Ecobonus o Superbonus), ma può coesistere con:
Per le Pubbliche Amministrazioni, la cumulabilità è ammessa fino al 100% della spesa ammissibile, anche combinando più fonti di finanziamento.
Il Conto Termico 3.0 incentiva un’ampia gamma di interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica e ad aumentare la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Le tipologie ammesse variano in base al soggetto richiedente — privati, imprese, Pubbliche Amministrazioni (PA) e Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) — con percentuali di contributo e massimali diversi.
I privati e i condomìni possono ottenere un contributo fino al 65% delle spese sostenute per i seguenti interventi:
Le PA hanno accesso alle aliquote più alte e possono beneficiare anche della prenotazione dell’incentivo prima dell’inizio dei lavori. Gli interventi ammissibili includono:
Le imprese, incluse PMI e artigiani, possono accedere agli incentivi per interventi che riducano i consumi di almeno il 10% e utilizzino esclusivamente fonti rinnovabili.
Le CER possono combinare il Conto Termico 3.0 con gli incentivi MASE per la condivisione di energia elettrica prodotta. Gli interventi ammessi includono:
Non sono ammessi agli incentivi:
Accedere agli incentivi del Conto Termico 3.0 è semplice e completamente digitale. La procedura è gestita dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) attraverso il portale dedicato PortalTermico, che sarà aggiornato entro 25 febbraio 2026, come previsto dall’art. 13 del D.M. 07 agosto 2025.
Le richieste di incentivo devono essere presentate entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori, una volta completato l’intervento e caricata tutta la documentazione richiesta.
Tempistiche principali:
Nel caso delle Pubbliche Amministrazioni, è possibile effettuare la prenotazione dell’incentivo prima dell’inizio dei lavori, per riservare le risorse disponibili.
Le domande di accesso devono essere inviate esclusivamente in modalità telematica tramite il portale PortalTermico GSE.
Il richiedente può procedere in due modi:
Per ottenere l’incentivo, segui questi passaggi:
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Per completare correttamente la pratica, il richiedente deve allegare:
Il contributo viene erogato direttamente sul conto corrente del beneficiario o della ESCo delegata, secondo le modalità indicate nella domanda.
Il GSE può effettuare controlli documentali e sopralluoghi per accertare la conformità tecnica e amministrativa. In caso di irregolarità o dichiarazioni mendaci, l’incentivo può essere revocato e le somme già erogate dovranno essere restituite.
L’incentivo combinato può coprire fino al 65% dei costi complessivi, inclusi:
Per le Pubbliche Amministrazioni e le CER che installano sistemi integrati, è possibile raggiungere il 100% delle spese ammissibili.
Di seguito trovi le risposte alle domande più comuni sul nuovo Conto Termico 3.0, aggiornato al D.M. 07 agosto 2025. Questa sezione è pensata per aiutarti a chiarire dubbi pratici e operativi, sia come privato cittadino, sia come impresa, PA o CER.
No. Il fotovoltaico NON è incentivabile anche se abbinato alla sostituzione del vecchio impianto termico con una pompa di calore elettrica.
Parzialmente sì. Il Conto Termico 3.0 non è cumulabile con altre detrazioni fiscali statali (come Ecobonus, Bonus Casa o Superbonus) per le stesse spese. Tuttavia, può essere combinato con fondi regionali, PNRR o fondi di garanzia, e nel caso delle Pubbliche Amministrazioni anche fino al 100% della spesa ammissibile.
La prenotazione dell’incentivo è una procedura riservata alle Pubbliche Amministrazioni che consente di bloccare i fondi prima dell’inizio dei lavori, assicurandosi la copertura economica. Dopo la prenotazione, l’amministrazione ha 12 mesi per avviare l’intervento.
Il GSE eroga gli incentivi in tempi molto brevi:
Sì. È possibile richiedere il Conto Termico più volte, anche per interventi diversi o su immobili differenti.
L’unico limite è che non si può ottenere un doppio incentivo sullo stesso impianto.
No. Il Conto Termico 3.0 è una misura permanente e senza scadenza, soggetta solo al limite del budget annuale di 900 milioni di euro gestito dal GSE.
Una volta esauriti i fondi, le nuove richieste vengono accodate all’anno successivo.
Sì. Per garantire la conformità dell’intervento ai requisiti del decreto, è obbligatorio affidarsi a un tecnico abilitato per la redazione della relazione e dell’asseverazione energetica. Il tecnico o la ESCo può anche gestire la domanda direttamente sul portale GSE.
Il PortalTermico GSE permette di seguire in tempo reale lo stato della pratica.
Accedendo alla propria area riservata è possibile consultare:
💡 Il portale sarà pienamente operativo entro febbraio 2026 con interfaccia aggiornata e nuove funzioni di monitoraggio.
Sì. Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) possono accedere agli incentivi per:
In più, possono combinare il Conto Termico con i bonus MASE per l’energia elettrica condivisa.
Il Conto Termico 3.0 rappresenta oggi la misura più concreta e stabile per chi desidera ridurre i costi energetici e investire in soluzioni sostenibili.
A differenza dei bonus edilizi tradizionali, questo incentivo:
Il Conto Termico 3.0 consente di trasformare la spesa energetica in investimento, grazie al rimborso parziale delle spese e al risparmio immediato in bolletta. Per chi installa un impianto fotovoltaico con pompa di calore, la riduzione della spesa energetica può raggiungere il 70% con tempo di ritorno inferiore ai 5 anni.
Inoltre, l’impianto aumenta il valore dell’immobile e contribuisce alla classe energetica più alta, rendendo la casa più efficiente e appetibile sul mercato.
Grazie all’entrata in vigore del D.M. 07/08/2025, il Conto Termico 3.0 continua, come il Conto Termico 2.0 ad incentivare principalmente le pompe di calore, favorendo la decarbonizzazione e l’indipendenza energetica delle famiglie italiane.
💡 L’incentivo non è una misura temporanea ma una politica strutturale, con un budget annuo di 900 milioni di euro gestito dal GSE.
Occuparsi da soli delle pratiche per il Conto Termico 3.0 non è semplice.
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