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Fotovoltaico
Bonus Impianto Fotovoltaico

Bonus fotovoltaico 2026: Guida completa a incentivi e agevolazioni

Data:
17.11.2025
Tempo di lettura:
15
minuti

Buone notizie per chi desidera installare un impianto fotovoltaico o avviare lavori di riqualificazione energetica: la Legge di Bilancio 2026, attualmente in discussione al Parlamento, pare confermi la proroga dei bonus ristrutturazione alle stesse condizioni del 2025

Entro lunedì 17 novembre sono attesi gli emendamenti al testo del DdL presentato dal Governo, che in sostanza ribadiscono gli incentivi per il fotovoltaico e l’efficienza energetica: per tutto il 2026 restano inalterate le detrazioni al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili, con un massimale di spesa di 96.000 euro e ripartizione in 10 rate annuali. Anche i sistemi di accumulo e gli impianti fotovoltaici continuano a rientrare pienamente tra gli interventi agevolati.

Cosa cambia nel 2026: la buona notizia

La Legge di Bilancio 2026 ha scongiurato la riduzione delle aliquote previste per il 2026–2027. Restano quindi in vigore le agevolazioni fiscali che permettono di installare impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo con le stesse condizioni del 2025.

👉 Questo significa che anche nel 2026 puoi recuperare fino alla metà dell’investimento per il tuo impianto fotovoltaico attraverso le detrazioni fiscali IRPEF.

Chi può beneficiare del bonus fotovoltaico 2026

Possono accedere alle agevolazioni tutti i contribuenti soggetti a IRPEF che sostengono le spese documentate, inclusi:

  • Proprietari e nudi proprietari di immobili
  • Usufruttuari, locatari e comodatari
  • Familiari conviventi o conviventi more uxorio
  • Società di persone, imprese e cooperative edilizie
  • Condomini (per interventi sulle parti comuni)

Esempio pratico – Abitazione principale

  • Costo impianto: 15.000 €
  • Detrazione 50% = 7.500 €
  • Recupero annuale in 10 anni = 750 €/anno

Interventi ammessi e requisiti tecnici

Gli incentivi coprono una vasta gamma di interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica:

Impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo

  • Installazione nuovi impianti solari
  • Sostituzione o potenziamento di impianti esistenti
  • Batterie di accumulo (storage)
  • Opere accessorie e sistemi di monitoraggio

Altri interventi di riqualificazione energetica

  • Isolamento termico (cappotto, solai, tetti)
  • Sostituzione infissi ad alta efficienza
  • Pompe di calore e sistemi ibridi
  • Colonnine di ricarica per veicoli elettrici
  • Building automation e domotica

Nota importante: Le caldaie a gas sono escluse dai bonus 2026.

Come ottenere le detrazioni fiscali

 Documenti richiesti

  • Titolo edilizio (CILA, SCIA o Permesso di costruire)
  • Asseverazione tecnica e APE (se richiesto)
  • Fatture dettagliate e bonifici parlanti
  • Dichiarazione di conformità impianto

Modalità di pagamento

I pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico parlante con:

  • Causale che richiami l’art. 16-bis DPR 917/86
  • Codice fiscale del beneficiario
  • Partita IVA dell’impresa installatrice

Non sono ammessi contanti, assegni o pagamenti con carta.

Cessione del credito e sconto in fattura

Dal 2023 non è più possibile cedere il credito o ottenere lo sconto in fattura. Resta valida solo la detrazione diretta in dichiarazione (10 rate annuali).

Esempio di calcolo completo

Scenario: Impianto fotovoltaico da 8 kWp + batteria da 15 kWh
Ipotesi di investimento totale: 18.000 €
Detrazione 50% (prima casa): 9.000 €
Detrazione annuale: 900 €/anno per 10 anni
Risparmio in bolletta: 1.200–1.500 €/anno
ROI stimato: 4–6 anni

Incentivi regionali e programmi locali 2026

Friuli Venezia Giulia – Bonus fino al 40%

Contributo a fondo perduto fino al 40% per fotovoltaico e accumulo, cumulabile con la detrazione 50%.
👉 Risparmio complessivo fino al 90% dell’investimento.

Scadenza domande: 30 settembre 2026, fino a esaurimento fondi.

Se questo argomento ti interessa, dai un'occhiata al nostro articolo Bonus fotovoltaico in Friuli Venezia-Giulia 2026

Liguria – 2 milioni per l’energia rinnovabile negli edifici pubblici

La Regione Liguria stanzia oltre 2 milioni di euro per promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili destinata a migliorare l’autonomia energetica degli edifici pubblici.

Beneficiari: Province, Città Metropolitana di Genova, Comuni con meno di 40.000 abitanti, agenzie regionali, aziende pubbliche di servizi alla persona, autorità di sistema portuale, enti parco e camere di commercio.

Interventi ammissibili:

  • Realizzazione di impianti FER (solare fotovoltaico, solare termico, biomasse, geotermico, mini-eolico <20 kW, mini-idroelettrico <100 kW) destinati all’autoconsumo.
  • Repowering di impianti esistenti per aumentarne l’efficienza.
  • Sostituzione di impianti termici con pompe di calore collegate a impianti FER.

Contributi:

  • 70% per Comuni >2.000 abitanti e altri beneficiari.
  • 80% per Comuni <2.000 abitanti.
  • 100% per Comuni appartenenti alle aree interne
  • Contributo massimo: 1 milione di euro per progetto.

Tempistiche:
Domande presentabili dal 27 novembre al 12 dicembre 2025 (chiusura anticipata in caso di esaurimento fondi).

Lombardia – Contributi fino al 50% per microimprese

Con il bando “Investimenti – Linea Microimprese 2025”, la Regione Lombardia sostiene le aziende con meno di 10 dipendenti e fatturato inferiore a 2 milioni di euro che intendono ridurre i consumi energetici.

Spese finanziabili:

  • Acquisto e installazione di impianti FER (fotovoltaico, cogenerazione, pompe di calore).
  • Sistemi di accumulo, illuminazione LED, domotica e monitoraggio energetico.
  • Macchinari e attrezzature più efficienti.

Contributo:
50% delle spese ammissibili, fino a 50.000 € per beneficiario.

Sardegna – 29 milioni per autoconsumo e risparmio energetico nelle imprese

La Regione Sardegna ha stanziato 29 milioni di euro per favorire autoconsumo e riduzione dei consumi energetici nelle aziende locali.
Il bando, pubblicato il 23 ottobre 2025, è aperto fino al 30 giugno 2026, salvo esaurimento fondi.

Linea A – Efficienza energetica

  • Razionalizzazione dei cicli produttivi e riduzione dei consumi (-30% emissioni climalteranti richiesto).
  • Isolamento, serramenti e coibentazioni oltre i minimi di legge.
  • Sistemi di monitoraggio, building automation e domotica industriale.

Linea B – Produzione di energia rinnovabile e autoconsumo

  • Impianti FER elettrici (fotovoltaico, cogenerazione da rinnovabili).
  • Impianti FER termici (pompe di calore, solare termico, geotermia, biomassa).
  • Sistemi di accumulo dimensionati per assorbire almeno il 75% dell’energia prodotta.

Beneficiari: Micro, piccole e medie imprese attive in manifattura, commercio, turismo, sport e servizi.
Contributo: fino al 65% a fondo perduto su spese tra 20.000 e 500.000 euro.
Domande tramite portale SIPES.

Calabria – Fondo Efficienza Energetica e Rinnovabili (FEERI)

La Regione Calabria destina 45 milioni di euro al Fondo FEERI per sostenere le imprese nella transizione energetica.

Linee di intervento:

  • Linea A: riduzione consumi e miglioramento efficienza energetica.
  • Linea B: autoproduzione e autoconsumo di energia rinnovabile (fotovoltaico, eolico, biomassa).

Incentivi:

  • Finanziamento agevolato al 1% annuo fisso.
  • Contributo in conto capitale (per micro, piccole e medie imprese).

Investimenti ammissibili: 80.000 – 3.000.000 €
Domande: dal 9 giugno 2025 al 30 dicembre 2026 su 

Umbria – 8 milioni per enti pubblici e CER

La Regione Umbria ha stanziato oltre 8 milioni di euro per interventi di efficienza energetica e sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sugli edifici pubblici.

Beneficiari: Comuni, Province, Regione, ADiSU, ATER e ARPA.

Bando 1 – Fotovoltaico e accumulo:

  • Contributo fino al 100% dei costi ammissibili.
  • Spese per progettazione, installazione, sistemi di accumulo e collettori solari.
  • Scadenza: 1 dicembre 2025.

Bando 2 – Riqualificazione e CER:

  • Finanziamento al 100% delle spese per efficientamento e integrazione FER.
  • Scadenza: 31 marzo 2026.

Alto Adige – Piano Clima 2040 e incentivi provinciali

Con il Piano Clima Alto Adige 2040, la Provincia di Bolzano punta ad aumentare la quota di energia rinnovabile al 75% entro il 2030 e 85% entro il 2037, con 400 MW aggiuntivi di fotovoltaico entro il 2030.

Contributi (Delibera 662/2025):

  • Fino al 40% delle spese ammissibili per impianti fotovoltaici e coperture solari per parcheggi.
  • Ammissibili costi di installazione fino a 1.200 €/kWp, e coperture fotovoltaiche fino a 2.000 €/kWp.

Beneficiari: Pubbliche amministrazioni.
Domande: dal 1° gennaio al 30 giugno di ogni anno, con apertura straordinaria fino al 1° ottobre 2025.

Superbonus condomini 2026: fino al 65%

Il Superbonus 65% 2026 resta una delle agevolazioni più vantaggiose per chi vive in condominio e desidera installare un impianto fotovoltaico con accumulo. La detrazione consente di recuperare fino al 65% della spesa sostenuta, entro un massimo di 48.000 € per unità immobiliare, con un tetto di 2.400 €/kW per potenza installata (ridotto a 1.600 €/kW se l’intervento avviene in nuova costruzione o ristrutturazione importante).

Chi può usufruirne

Il Superbonus condomini è rivolto a:

  • Condomini e proprietari di edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari;
  • Persone fisiche titolari di diritti reali di godimento sull’immobile;
  • Locatari e comodatari, se sostengono la spesa e risultano intestatari delle fatture;
  • Associazioni, cooperative edilizie e istituti autonomi per le case popolari.

Quali interventi sono ammessi

Rientrano tra gli interventi agevolabili:

  • Installazione di impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica condominiale;
  • Sistemi di accumulo abbinati, per ottimizzare l’autoconsumo;
  • Colonnine di ricarica per veicoli elettrici;
  • Lavori trainanti come isolamento termico dell’involucro e sostituzione degli impianti di climatizzazione;
  • Lavori trainati, tra cui impianti solari, batterie e domotica energetica.

Condizioni e modalità di detrazione

Il beneficio viene recuperato tramite 10 rate annuali di pari importo. Dal 2023 non è più possibile accedere allo sconto in fattura o alla cessione del credito, quindi la detrazione avviene esclusivamente in dichiarazione IRPEF.

Esempio pratico:
Per un condominio di 10 unità che installa un impianto fotovoltaico da 20 kW (costo 40.000 €), la detrazione del 65% corrisponde a 26.000 € totali, ovvero 2.600 € per unità.

Oltre al risparmio fiscale, l’intervento genera una riduzione media del 40–60% dei consumi elettrici condominiali e aumenta il valore dell’immobile.

👉 Scopri la nostra guida dedicata al fotovoltaico condominiale >>

Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono un modello innovativo di autoconsumo collettivo che permette a cittadini, imprese ed enti pubblici di produrre, condividere e utilizzare energia rinnovabile a livello locale. Sono regolate dal D.Lgs. 199/2021 e dal Decreto MASE del 23 gennaio 2024, che ne definisce le modalità di accesso agli incentivi economici.

Come funziona una CER

I membri della comunità installano impianti a fonti rinnovabili — come il fotovoltaico — e condividono l’energia prodotta tramite la rete pubblica, senza bisogno di collegamenti diretti. L’obiettivo è massimizzare l’autoconsumo, ridurre i costi e contribuire alla decarbonizzazione locale.

Chi può partecipare

  • Privati cittadini e condomini;
  • Piccole e medie imprese;
  • Enti pubblici locali e amministrazioni comunali;
  • Cooperative e associazioni no profit.

La CER deve essere un soggetto giuridico autonomo (associazione, cooperativa o consorzio) e operare nell’ambito della stessa cabina primaria.

Incentivi per le CER nel 2026

Gli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili si compongono di tre elementi principali:

  1. Tariffe incentivanti sull’energia condivisa, da 80 a 120 €/MWh, variabili in base alla taglia dell’impianto e alla zona geografica.
  2. Contributo a fondo perduto fino al 40%, finanziato dal PNRR, per le CER situate nei Comuni con meno di 5.000 abitanti.
  3. Corrispettivo di valorizzazione (0,14 €/kWh) per l’energia autoconsumata collettivamente, stabilito da ARERA.

Gli incentivi hanno una durata di 20 anni e sono riconosciuti dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Il termine ultimo per accedere alle tariffe è 31 dicembre 2027, salvo esaurimento del contingente di potenza incentivata (5 GW).

Vantaggi per chi aderisce

  • Riduzione immediata delle bollette fino al 30%;
  • Recupero economico grazie alla tariffa incentivante;
  • Maggiore valore dell’immobile e autonomia energetica;
  • Accesso facilitato a fondi PNRR e finanziamenti regionali.

👉 Scopri come entrare nella Comunità Energetica Enpal e condividere la tua energia verde >>

IVA agevolata al 10%

L’IVA agevolata al 10% è una misura stabile che consente di ridurre il costo complessivo dell’intervento fotovoltaico, applicandosi alla manodopera e a parte dei materiali. È prevista dall’art. 7, comma 1, lettera b) della Legge n. 488/1999, e trova applicazione in tutti gli interventi di recupero edilizio e risparmio energetico.

Come funziona

L’aliquota ridotta del 10% si applica:

  • Ai servizi di installazione di impianti fotovoltaici e pompe di calore;
  • Alla fornitura dei beni significativi, come moduli fotovoltaici, inverter, batterie di accumulo, pompe di calore e sistemi di gestione.

Limiti e chiarimenti

  • L’IVA agevolata riguarda solo la parte di valore dei beni non prevalente rispetto alla manodopera. Esempio: se un impianto da 10.000 € prevede 6.000 € di materiali e 4.000 € di manodopera, l’IVA al 10% si applica ai 4.000 € + alla parte proporzionale dei beni.
  • L’applicazione è automatica: l’impresa installatrice inserisce l’aliquota agevolata direttamente in fattura.
  • Non è necessario presentare alcuna domanda o comunicazione preventiva.

Vantaggi per il cliente finale

  • Risparmio immediato del 12% sull’aliquota ordinaria (dal 22% al 10%);
  • Possibilità di cumulare il beneficio con le detrazioni fiscali (Bonus Ristrutturazione, Ecobonus, Superbonus);
  • Nessuna burocrazia aggiuntiva: tutto gestito dall’impresa installatrice.

Tabella riepilogativa - Bonus fotovoltaico 2026

Tabella riassuntiva bonus fotovoltaico 2026

FAQ – Domande frequenti sul Bonus Fotovoltaico 2026

1. Quali sono gli incentivi per l’installazione di pannelli fotovoltaici nel 2026?

Nel 2026 restano attivi i principali incentivi per il fotovoltaico, con detrazione del 50% per la prima casa e 36% per le seconde case, fino a un massimale di 96.000 euro.
Sono inclusi anche i sistemi di accumulo, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) con tariffa incentivante e le agevolazioni regionali come il contributo del 40% in Friuli Venezia Giulia.
Tutti questi incentivi rientrano nel bonus fotovoltaico 2026 e nel bonus pannelli solari 2026.

2. Quanto costa oggi un impianto fotovoltaico da 6 kW con accumulo nel 2026?

Nel 2026 un impianto fotovoltaico da 6 kW con batteria di accumulo da 10 kWh ha un costo medio tra 13.000 e 16.000 euro.
Grazie al bonus fotovoltaico 2026, è possibile recuperare il 50% della spesa con detrazione IRPEF in 10 anni, portando il costo netto effettivo a circa 7.000–8.000 euro.
In alcune regioni, come il Friuli Venezia Giulia o la Sardegna, è possibile ottenere ulteriori contributi fino al 40% o addirittura l’impianto gratuito per famiglie con ISEE basso.

3. Quando finiscono gli incentivi per il fotovoltaico 2026?

Gli incentivi per il bonus fotovoltaico 2026 e per il bonus ristrutturazione sono valdi fino al 31 dicembre 2026.
Per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), le tariffe incentivanti e i contributi PNRR resteranno attivi fino al 31 dicembre 2027 o fino all’esaurimento della potenza incentivata di 5 GW stabilita dal GSE.
È quindi consigliato presentare la domanda entro il 2026 per beneficiare delle condizioni più vantaggiose.

Conclusione

Il bonus fotovoltaico 2026 rappresenta una straordinaria opportunità di risparmio per chi desidera ridurre le spese energetiche e aumentare il valore del proprio immobile. Con Enpal, puoi installare il tuo impianto senza anticipo, con rate fisse e consulenza gratuita, e beneficiare delle detrazioni fiscali del 50%, perchè pensiamo a tutto noi!

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