Conosciuto anche come Patto Verde Europeo, il Green Deal è un insieme di obiettivi, regolamentazioni ed iniziative politiche che mirano a rendere l’Europa più sostenibile, a ridurre le emissioni e a promuovere comportamenti green, dalle aziende fino ai cittadini. Il grande obiettivo di questo patto lanciato dall’Unione Europea (UE) è raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Introdotto alla Commissione europea per la prima volta nel 2019, il Green Deal è passato per diverse modifiche e revisioni fino ad arrivare alla sua versione attuale (comunque sempre in aggiornamento) nel 2024. Nuove regole vengono introdotte costantemente al Patto Verde che include temi come il ripristino delle zone marine, gli imballaggi eco-sostenibili e la promozione di fonti di energia green come il fotovoltaico.
Inoltre, il Patto europeo incorpora gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che mira a rendere il mondo più responsabile, promuovendo concetti come l’uguaglianza e il cambiamento climatico.
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Il Patto Verde dell’Europa si concentra su tre pilastri:
Tutte le iniziative politiche all’interno del Deal vogliono promuovere un’Europa più verde e più giusta, per la sua comunità e per le sue imprese. Non si tratta solo di combattere l’inquinamento e di proteggere l’ambiente, ma si tratta anche di promuovere pratiche di consumo sostenibili e un’economia circolare, dove nessuno è escluso. Tra i temi trattati dalle nuove regolamentazioni ci sono:
Forse ancora più importante è che “nessuna persona e nessun luogo siano trascurati” in questa nuova Europa, sempre più sostenibile.
Il Patto Verde ha molti obiettivi, ma tre dati sono fondamentali:
Però, questi sono solo gli obiettivi principali. Infatti, ogni iniziativa del Green Deal ha in sé tutti i traguardi fissati dell’Unione Europea. E questi obiettivi includono tutte le industrie e le sfere di vita dei cittadini e delle imprese. Ad esempio, ci sono leggi che riguardano la costruzione edilizia e la ristrutturazione e l’uso di energie rinnovabili per i nuovi progetti. Ci sono poi iniziative per l’industria agricola e come il 25% dei terreni agricoli dell’Europa debba essere destinato al biologico.
Dal 2019, gli obiettivi del Deal non sono cambiati, ma la legislazione si è adattata alle richieste dei cittadini. Tra le tante iniziative interessanti c’è il Nuovo Bauhaus europeo. Si tratta di un progetto che punta a creare un legame tra il Green Deal europeo e i cittadini combinando mobilità, accessibilità e sostenibilità per migliorare la qualità della vita in Europa e per promuovere programmi, idee e prodotti innovativi che rispettino le mete europee e globali.
Non è un segreto che le industrie siano tra le maggiori cause di inquinamento in Europa. I dati del 2019 mostrano che oltre il 77% delle emissioni del Vecchio Continente proviene dal settore energetico, seguito da quello agricolo (10,55%), dall’industria e dal settore dei rifiuti (3,32%). La mobilità, soprattutto il trasporto su strada, ammonta al 30% del totale di emissioni di CO2 mentre l’Unione Europea continua ad essere il quarto paese con le emissioni più alte del mondo, dopo Cina, Stati Uniti ed India.
Un altro tasto dolente che rende necessario il Green Deal europeo è lo spreco alimentare, considerando che, nel 2022, i paesi dell’UE hanno generato 59 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari. Invece, nel 2021 ogni cittadini europea ha generato una media di 36 chili di rifiuti di plastica, con un aumento del 29% rispetto al 2020.
Tutto lo spreco e l’inquinamento hanno un costo. Ad esempio, i costi dell’inquinamento atmosferico dei più grandi impianti industriali del continente ammontano a una media di 350 miliardi di euro all’anno, circa il 2% del PIL europeo, senza contare i costi alla salute dei cittadini. All’Europa serve un Patto Verde perché la strada verso la sostenibilità è ancora lunga.
Ovviamente, l’energia pulita è un elemento fondamentale del Patto Verde e, per raggiungere la neutralità, l’Europa promuove tre principi fondamentali:
Per realizzare tutti questi obiettivi, il Patto Verde mira a sviluppare un settore energetico basato sulle energie rinnovabili e di rendere il mercato sempre più digitale, integrato ed interconnesso.
Le aziende non sono le uniche ad essere incluse nelle iniziative verdi dell’Europa. Il ruolo dei cittadini è altrettanto importante. Infatti, nel 2022 il consumo delle famiglie rappresentava il 25,8 % del totale e le energie rinnovabili ammontano a oltre un quarto (31,4 %) del consumo di riscaldamento delle abitazioni.
Per poter migliorare questi numeri, il Green Deal europeo promuove ristrutturazioni sostenibili e nuovi progetti green, come l’installazione di nuovi impianti fotovoltaici o gli incentivi per rendere le case sempre più verdi e digitali. Le innovative case green sono responsabili e convenienti e includono interventi come la sostituzione degli infissi, l’isolamento termico con cappotto e l’installazione di caldaie con pompe di calore.
Fondamentale per raggiungere tutti questi obiettivi del Green Deal europeo è il ruolo del consumatore, che sceglie sempre di più pratiche sostenibili ed imprese rispettose dell’ambiente. Tra le tante iniziative ci sono la prevenzione di pratiche commerciali sleali e la direttiva sui diritti dei consumatori con regolamentazioni come quella sull’etichettatura di tutti i prodotti, non solo alimentari. Si tratta della cosiddetta “Strategia dal produttore al consumatore,” che conferma come il cambiamento avvenga anche nella vita quotidiana dei cittadini.
In Italia, il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima promuove gli obiettivi del Green Deal europeo con 5 elementi:
Con una particolare attenzione alla qualità di vita, alla mobilità e alla rigenerazione del territorio, l’Italia aderisce agli obiettivi dell’Agenda 2030 per contrastare le disuguaglianze economiche, ambientali e sociali.
Le energie rinnovabili sono uno dei pilastri del Patto Verde e della transizione ecologica europea ed italiana. La buona notizia è che, nel 2024, l’energia solare ha superato quella del carbone per la prima volta nel totale della produzione di elettricità nell’Unione europea, confermando il declino dei combustibili fossili nel Vecchio Continente. Il solare è un settore in crescita in tutti i paesi, con la Spagna in testa, seguita da Germania e Polonia, mentre l’Italia è al quinto posto.
Non si tratta solo di industrie che producono energia solare con i loro pannelli a terra, ma anche di cittadini che decidono di installare i pannelli sui tetti delle loro abitazioni. Grazie ai finanziamenti come i bonus 50% del 2025, gli italiano scelgono il solare per il loro autoconsumo, con vantaggi che includono una diminuzione della bolletta e l’aumento del valore dell’immobile.
Nel 2023, una nuova normativa ha portato l’obiettivo 2023 per le energie rinnovabili al 42,5%, accelerando l’installazione di pannelli solari e non solo. Per legge, gli edifici residenziali devono ridurre il loro consumo energetico del 16% entro il 2030 e di almeno il 20% entro il 2035. In più, l'Italia ha lanciato un programma per la ristrutturazione di 2 milioni di case entro il 2035 per renderle casa green.
Il Bonus fotovoltaico 2025 italiano promuove l’installazione di impianti solari ad uso domestico, con incentivi che possono arrivare anche al 50% della spesa totale. Per quanto riguarda l’Europa, esistono diversi programmi che finanziano lo sviluppo dell’energia solare e che dividono i fondi tra i paesi europei, come il progetto RENEWFM, per gli impianti fotovoltaici in Finlandia.
Il consiglio di Enpal è di chiedere sempre ai nostri consulenti quali sono i finanziamenti disponibili per te al momento dell’installazione. Non ci perdiamo un aggiornamento.
Come abbiamo visto, il Green Deal europeo e il Piano Nazionale italiano prevedono finanziamenti e obiettivi come l’installazione di un impianto fotovoltaico per le abitazioni e il passaggio ad una pompa di calore a consumo ridotto. L’obiettivo dell’Europa è di avere almeno 10 milioni di pompe di calore nel continente entro il 2027, ma questo traguardo potrebbe essere a rischio. Infatti, le vendite delle pompe di calore sono calate 2024, di ben il 47% rispetto all’anno precedente. Tra i tanti motivi ci sono i costi per i consumatori e la mancanza di bonus statali.
La buona notizia è che l’Italia rimane il secondo mercato per acquisti, un boom che conferma come l’Italia sia all’avanguardia nella transizione ecologica e digitale. Con oltre 22 milioni pompe di calore già installate in tutta la Penisola, la tendenza sembra indicare che gli italiani sono attenti al risparmio, sia energetico che monetario.
Le pompe di calore hanno diversi vantaggi:
Per tutte queste ragioni, le pompe di calore sono un elemento fondamentale del Patto Verde dell’Europa, proprio come i pannelli fotovoltaici.
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Conclusioni
Il Green Deal europeo è un’iniziativa cruciale per migliorare la qualità di vita nell’Europa. Ogni nuova soluzione, regola ed innovazione sono un passo avanti verso la neutralità climatica. E le aziende sono le uniche a dover fare dei cambiamenti. Sono importanti anche gli interventi dei cittadini, che possono fare scelte sostenibili e verdi per promuovere un vero cambiamento. Infatti, le preferenze dei consumatori dettano i comportamenti delle imprese e dell’Unione Europea.
Grazie a norme come gli incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici e per la ristrutturazione green, in Italia la transizione ecologica è sempre più fattibile, conveniente ed efficace. E tutto parte dal Green Deal europeo e dal desiderio di rendere l’Europa (e l’Italia) non solo più efficiente, ma anche più bella e vivibile.
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